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Palazzo Viceconte

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Palazzo Viceconte

Codice CIN: IT077014A101136001

Posti letto25
Saloni per eventi9
Saloni per Matrimoni9
Posti per Eventi150
Posti per Matrimoni180

Il Palazzo Viceconte si trova nello spazio corrispondente alla piazza dell’antica Matera.
Esattamente quest’area, centro della Civita, dove ora sorge il palazzo, era il principale luogo di incontro nell’era romana e nei secoli delle denominazioni bizantine, longobarde, saracene e normanne fino alla seconda metà del XIII secolo, quando fu edificata la Cattedrale.

Il palazzo fu costruito dai discendenti di Nicolò Venusio. La storia di questo personaggio che, proveniente da Amalfi, arrivò a Matera a metà del xv secolo, è strettamente intrecciata con la storia dei Turchi che presero e occuparono Otranto nel 1480.

Infatti, dopo la conquista di Otranto da parte dei Turchi, Nicolò Venusio, mosso anche da ragioni personali, armò a proprie spese una compagnia di soldati e da Matera si unì alla spedizione che portò alla liberazione di Otranto. Egli si guadagnò così la gratitudine della corte napoletana, e questo costituì una base importante per la futura ascesa delle fortune della sua famiglia.

La costruzione dell’edificio iniziò nella seconda metà del XVI secolo con la costruzione della parte nord-ovest dell’edificio. In seguito, sul lato opposto, fu eretta la cappella privata dedicata alla Madonna dei Sette Dolori, costruita a metà del XVII secolo. Subito dopo fu completata la facciata principale dell’edificio, incorporando i due edifici precedenti ed estendendo l’edificio sul lato est.

L’edificio assunse così l’aspetto di una costruzione con un cortile interno aperto sul lato nord. A metà del XVIII secolo fu aggiunto il corpo nord per collegare le varie parti dell’edificio, che fu così dotato di un cortile interno chiuso.

Nel 1749 i Venusio acquisirono il feudo e il titolo di barone di Turi dalla famiglia Moles, che aveva contratto un forte debito con loro. L’interesse della famiglia si spostò quindi verso Turi, dove si dedicarono alla valorizzazione dell’edificio esistente. Nel 1797, Giuseppe Venusio fu elevato al titolo di marchese di Turi dal re Ferdinando IV.

Dalla seconda metà del XIX secolo, il palazzo subì un lento declino fino a quando nel 1950 fu venduto dagli antichi proprietari. Nei decenni successivi, il deterioramento aumentò e l’edificio subì anche gravi manomissioni e mutilazioni.

Dopo il 1994, acquistato dagli attuali proprietari, la famiglia Viceconte, l’edificio fu restaurato e riportato al suo stato originale.

Il restauro di Palazzo Viceconte
Il restauro del palazzo ha presentato non poche difficoltà per i nuovi proprietari, attratti dalla sua struttura, dalla sua storia e dalla posizione privilegiata e dominanti sui Sassi di Matera, ma anche scoraggiati per lo stato di degrado e le pesanti e assurde manipolazioni che avevano mortificato l’antico edificio. L’entità dell’impegno per recuperare il palazzo a richiesto molto entusiasmo e molta irrazionalità, forse incoscienza.

Il primo dilemma è stato la scelta del tipo di restauro da effettuare. Un progetto di restauro del palazzo, concepito e presentato dal famoso architetto Renzo Piano, pesava notevolmente. Questo progetto prevedeva un considerevole rielaborazione dell’antico edificio, con sventramenti sostanziali e audaci che costituivano il prezzo per un uso moderno che avrebbe avuto un marchio prestigioso.

Sebbene i proprietari fossero un po’ intimiditi dal valore dell’architetto e attratti dal richiamo e dalla curiosità che la realizzazione di quel progetto avrebbe suscitato, essi scelsero di riportare il palazzo il più vicino possibile allo stato originale, ritenendo opportuno recuperare i segni della saggezza architettonica e costruttiva dei maestri antichi e ripristinare il vecchio stato dei luoghi.

Pertanto è stata fatta una accurata ricerca de  segni della vecchia  costruzione che hanno permesso di demolire gli interventi incongrui fatti in precedenza e di ricostruire le strutturi e le forme architettoniche originale; sono stati recuperati e riutilizzati e materiali antiche, come anche gli infissi interni e di esterni e magnifici portali, e se sono infine restaurati i decori parietali originale.

Il palazzo è ora un esempio di costruzione a corte tipica di molti edifici nobiliari del Sud. La sua struttura rispecchia la tradizione locale sia per l’uso del tufo come materiale di costruzione che per la disposizione: i piani ipogei erano adibiti a depositi e cantine; il piano terra era per i dipendenti, per i magazzini e le stalle, mentre il piano superiore con i suoi numerose eleganti saloni,  accessibile da uno scalone monumentale, veniva utilizzato come abitazione di proprietari.

Il palazzo, attualmente residenza abituale della famiglia Viceconte, è aperto anche all’accoglienza di ospiti e di eventi (congressi, concerti, mostre d’arte, rappresentazioni teatrali, cerimonie e ricevimenti).

 

 

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    Dove si trova la Dimora

    Regione: Basilicata
    Città: Matera (PZ)

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