Nel centro storico di Marcianise, si trova Palazzo Grauso, un tempo foresteria dell’adiacente Palazzo del Canonico Giovan Battista Novelli (1764). Il palazzo venne rinnovato nel 1900 dal farmacista Eugenio Grauso che vi si trasferì nel 1914 aprendo il suo laboratorio farmaceutico su strada, e abitando con la sua famiglia il primo piano a cui impresse un gusto tardo Ottocentesco e Liberty. Entrando dalla strada e oltrepassato l’androne, si giunge al cortile giardino, arredato con elementi in ghisa provenienti da un’altra dimora dei Grauso sita a San Leucio (Caserta) dove la famiglia, di provenienza olandese, si era trasferita alla fine del Secolo XVIII per impiantare un’azienda serica (azienda che meritò la medaglia di bronzo all’Esposizione Universale di Parigi del 1878). Al primo piano cui si accede da una ampia e luminosa scala vi è una infilata di sale decorate con mobili dell’Ottocento e del Novecento. Nel salotto dell’Aurora, il soffitto fu dipinto nel 1914 da Luigi Taglialatela (Giugliano 1877-1953). Ritratti dei fondatori delle seterie Grauso decorano le pareti dello studio mentre delicate tavole botaniche a soggetto “camelia Japonica” arricchiscono le pareti della rossa camera da pranzo. L’abitazione ha una atmosfera raccolta, intima e preziosa: i pavimenti in cementine colorate dei primi anni del Novecento sono perfettamente conservati; i tendaggi di seta prodotti dalla azienda Grauso, sono tutti al loro posto così come le carte da parati dai forti colori.
La cucina ha la cottura in muratura rivestita in piastrelle invetriate bianche e nere ed è ancora funzionante. Da questo ambiente si esce sulla loggia, incantevole in primavera, tra le spalliere di glicini e il profumo dei gelsomini. Sul fondo una statua marmorea di Narciso si specchia nell’acqua di una vasca semicircolare.