Palazzo Biscari, il trionfo del Barocco siciliano a Catania
Abbondanza, Prosperità, Fertilità e Saggezza sono i temi raffigurati nei gruppi allegorici delle decorazioni del prospetto esterno del Palazzo, il suo fronte più ricco che guarda verso il mare. Realizzato per primo (1707) e costruito sulle Cinquecentesche mura di Carlo V, esso appare come la porta d’ingresso della città per chi proviene dal mare. Di grande impatto, infatti, è la visione dei balconi e delle lesene in pietra bianca di Siracusa che emergono dal fondo nero della base lavica con decorazioni a fiori, putti, fauni e telamoni. Costituita da sette enormi vetrate che racchiudono sculture e decorazioni di straordinaria fattura in stile Barocco siciliano, la facciata posteriore alla marina risulta talmente ricca, che quella d’ingresso sembra disadorna. Il prospetto su Via Museo Biscari non ha alcun rilievo ad eccezione del portale, il maggiore a Catania per dimensioni e ricchezza, “assettato” i primi del’700 e recante il pennone genealogico di Vincenzo IV Principe. Da qui si accede al vasto cortile. Un tempo ricco di alberi, aiuole, pergolati, oggi purtroppo spoglio, esso termina con un’importante scalinata a tenaglia che ascende alla grande sala che accoglie numerose tele con i feudi di casa Biscari. Da lì si passa nella Sala Verde, ricca di quadri e sovraporte, con un bel pavimento di cotto con intarsi di pietra bianca di Siracusa.
Il Salone dell’orchestra
La Sala Rossa successiva ospita grandi ritratti degli eminenti personaggi di Casa Biscari. Da questa ci si immette nel grande Salone principale, detto dell’Orchestra, magnifico esempio di Rococò con influenze di gusto napoletano. Lo tappezzano grandi sovraporte con vedute della capitale del Regno, Napoli, del Golfo, del Vesuvio e dei dintorni. L’affresco sul soffitto, il Consiglio degli Dei, celebra la gloria di casa Biscari e, cosa di grande e singolare rilievo, la volta si apre al suo culmine con grande ballatoio, che riprende il contorno ovale del Salone, limitato da una ringhiera.
Palazzo Biscari affresco
Nella Cupola, che conclude la grande volta del Salone, prendevano posto i musici, appena visibili da chi stava in basso. Ad essa si accede tramite una scala decorata a stucco (che il principe Ignazio chiamò “a fiocco di nuvola“) all’interno della grande galleria affacciata sulla marina. Oltre le specchiere, le bianche porte e il rilucente pavimento di ceramica napoletana, si notano i grandi specchi posti sopra i camini delle nicchie, che, con la loro luce riflessa, nel mondo allusivo del Rococò, evocano simbolicamente il fuoco. Il cui dio, Vulcano, ritroviamo nell’affresco del soffitto.
Gli appartamenti privati
Adiacente ai saloni vi è una piccola Suite che accoglie una stanza foderata da una boiserie in legno di rosa ed un pavimento “a commesso” ottenuto assemblando con gusto frammenti di marmo romani. Boiseries, intarsi, specchi, affreschi, porcellane, cineserie si ritrovano nelle stanze dell’appartamento del primo piano, dove spicca la Galleria degli uccelli e la Stanza di Don Chisciotte. Nella galleria, ricca di specchi e già costellata da piccole diafane porcellane, si stende un raffinato pavimento di ceramica. I pannelli e le porte presentano una mostra delle più diverse specie di uccelli, accompagnati da svolazzanti cartigli che ne forniscono la denominazione. Nei pannelli delle pareti della Stanza di Don Chisciotte sono racchiuse tele che illustrano le imprese dell’hidalgo, tratte dalle incisioni dei disegni di Charles A. Coypel, primo pittore del Re di Francia.
Architetti e artisti
Gli architetti chiamati alla costruzione del Palazzo furono Alonzo Di Benedetto, per la a parte più antica; Girolamo Palazzotto e Francesco e Antonino Battaglia per l’ampliamento verso est e gli spazi museali. Tra gli artisti coinvolti lo scultore messinese Antonino Amato per la decorazione dei sette splendidi finestroni affacciati sulla marina e Giovanbattista Piparo per alcuni affreschi. Specchi, stucchi e altri affreschi sono di Matteo Desiderato. Di Eustachio Pesci le sovraporte nel salone dell’orchestra; di Sebastiano Lo Monaco l’affresco sul soffitto.
La Storia di Palazzo Biscari
Il palazzo dei Paternò Castello, Principi di Biscari, assieme al Monastero dei Benedettini San Nicolò l’Arena, è l’edificio più importante e noto dell’architettura Settecentesca a Catania. Sorge su un tratto delle mura Cinquecentesche della Città, sulle quali, subito dopo il terremoto del 1693, Ignazio Paternò Castello III Principe di Biscari (m. 1699), ottenne il permesso di elevare il Palazzo dal luogotenente generale Giuseppe Lanza duca di Camastra, artefice della ricostruzione di Catania, inviato del Re di Spagna Carlo II d’Asburgo. Il figlio di Ignazio, Vincenzo IV Principe di Biscari (1685-1749), proseguì l’opera e il nipote Ignazio V (1714-1786) la completò. Grande studioso, archeologo e amante delle arti in genere, figura pregnante della vita culturale di Catania nella metà del Settecento, Ignazio dedicò ampli locali del Palazzo alla costituzione di un Museo archeologico, numismatico, naturalistico aperto a tutti gli studiosi.
Le collezioni dei Principi Biscari
Le ampie sale ornate di colonne, disposte intorno a due cortili racchiudevano pregevoli collezioni di monete, medaglie, gemme intagliate, cammei antichi, disegni, stampe e armature, ricordate ed elogiate nei diari dei numerosi eruditi di tutta Europa che nel Settecento vennero a visitarlo. Goethe è forse il più famoso, ma già cinquant’anni prima di lui eminenti visitatori da tutta Europa (Danimarca, Russia, Germania, Polonia, Spagna, Francia, Inghilterra) e naturalmente da tutti gli Stati italiani (Regno di Sardegna, Granducato di Toscana, Stato della Chiesa). Gran parte delle collezioni raccolte nel Museo del Principe di Biscari negli anni ‘30 sono state donate al Comune di Catania e trasferite al Museo Civico di Castello Ursino, dove sono parzialmente esposte.
Gli attuali proprietari
Il Palazzo è ancora oggi in gran parte abitato dai discendenti della famiglia e i suoi saloni principali sono spesso usati per manifestazioni di prestigio di carattere mondano e culturale. Dal 1971 si ospitano mostre, conferenze, convegni, concerti.
Eventi a Palazzo Biscari
Palazzo Biscari è uno dei più antichi palazzi di Catania, preziosa testimonianza di Barocco siciliano. I suoi saloni affrescati ricchi di fascino ed eleganza, sono una splendida location per occasioni importanti quali concerti, meeting, ricevimenti, serate di gala, sfilate di moda e altro. Vicino alla Cattedrale, a Via Crociferi, al Teatro Bellini, a Piazza Università, a Palazzo degli Elefanti, a Via Etnea, a Castello Ursino, dista solo sei chilometri dall’aeroporto Internazionale “Fontanarossa” e a pochi minuti dalla Stazione Centrale.
Concerti
I saloni di Palazzo Biscari sono la sede ideale per concerti e attività culturali: negli scorsi decenni sono stati organizzati più di 300 concerti e importanti festival musicali.
Convegni
Palazzo Biscari è una struttura raffinata e tecnologicamente adeguata a supportare meeting e convegni di ogni tipo, in un ambiente riservato e di grande charme. Uno dei suoi principali requisiti quale location di eventi aziendali è la sua raggiungibilità.
Ricevimenti e cerimonie
Pranzi per poche persone nel salone centrale, brunch di lavoro nei salotti in occasione di riunioni e ricevimenti, pranzi di gala sino a 350 persone. La suggestione delle architetture e l’ambiente intimo e raccolto di alcune stanze, ne fanno il luogo ideale anche per matrimoni civili e simbolici.
Mostre
Palazzo Biscari vanta un’antica tradizione legata all’arte e alle mostre sin dalla sua edificazione. Di recente si è aperto anche a mostre innovative e site specific di noti artisti internazionali.
Location cinematografica
La bellezza dei saloni, le terrazze barocche, il grande cortile hanno fatto di Palazzo Biscari la fascinosa location di set cinematografici, video musicali e pubblicitari.
Sfilate
Gli eleganti ambienti e i servizi di supporto, rendono il Palazzo una sede ideale per organizzare sfilate di moda, presentazioni di collezioni di abbigliamento, mostre di gioielli.
Incisioni discografiche
La magnifica acustica del salone principale sensibile a tutta la musica eseguita con strumenti ad arco, a plettro e a pizzico, fiati, ottoni, legni, si presta come sede ideale per la registrazione di musica da camera antica e barocca, di piccole opere e drammi giocosi.
Capienza per ricettività
Ricevimenti: fino a 350 persone Conferenze: fino a 200 persone Visite appartamenti privati: fino a un massimo di 20 persone a volta.
Ambienti
Sala Verde Quadreria: 70 persone Sala Rossa Delle angoliere: 70 persone Salone dell’Orchestra: 200 persone.
Servizi accessori
Area espositiva, guardaroba, hostess e steward, interpreti, reception, servizio catering, ADSL, impianto amplificazione, lavagne luminose, videoproiettori, schermi per proiezioni, radio microfoni. A supporto degli eventi organizzati Palazzo Biscari può fornire, su richiesta, uno specifico servizio di organizzazione e di allestimenti, assistenza tecnica o logistica, service video-fotografico, addobbi floreali.
Visitare il Palazzo
Su prenotazione è possibile effettuare la visita di Palazzo Biscari, tour guidato che ripercorre la storia del Palazzo, i capolavori del Barocco, la Catania nobiliare del ‘700 – ‘800. La visita si sofferma sui particolari artistico-architettonici e narra le vicende dei principali personaggi che abitarono il Palazzo.
Siti Unesco nelle vicinanze
Area Archeologica di Agrigento • Villa romana del Casale, Piazza Armerina • Città tardo barocche del Val di Noto (Militello in Val di Catania, Palazzolo Acreide, Caltagirone, Catania, Modica, Noto, Ragusa, Scicli) • Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica • Monte Etna • Isole Eolie.