Nel cuore della Val di Cecina, tra Volterra e la Costa Etrusca, arroccato su una collina, si trova il Castello Ginori di Querceto, incantevole Borgo di origine Medievale, la cui ricca e lunga storia si intreccia da oltre tre Secoli con l’altrettanto intensa storia della famiglia dei Marchesi Ginori Lisci noti nel mondo per le preziose porcellane. Il Borgo è circondato dalla tenuta della famiglia con 1.300 ettari di boschi incontaminati, 700 ettari di terreni coltivati a seminativi e 16 ettari di vigneti. Questo luogo magico, ideale per gli amanti della natura e per una vacanza veramente rilassante, con la sua particolare ed unica atmosfera offre riposo, tranquillità, passeggiate nel verde, gite in mountain bike e, nelle belle giornate di sole, il mare – che dista circa 25 minuti. La sua ubicazione è perfetta anche per chi è interessato a visitare i luoghi d’arte noti e meno noti della Toscana, come Pisa, Firenze, Siena, Volterra, San Gimignano, Massa Marittima, Bolgheri ed altri incantevoli paesini della Val di Cecina.
Dislocati nel villaggio, intorno al Castello Ginori, sono disponibili appartamenti per le vacanze restaurati con l’obiettivo di mantenere intatto l’accogliente stile delle case di campagna, tipico degli agriturismi in Toscana, perché il segno più distintivo di questo antico Borgo è l’autenticità, quella che si vede ancora nelle pietre delle vecchie case, nel sorriso dei quercetani, nelle piccole piazze, nella natura intatta… Sembra che il tempo si sia fermato in questo mondo affascinante e lontano dalla frenesia della vita moderna, un mondo fatto di profumi e suoni dimenticati, di tramonti e panorami mozzafiato, che si possono ammirare dalle finestre delle nostre case vacanze. Nella deliziosa piazzetta del paese si trova il ristorante la Locanda del Sole che propone nel suo menu i piatti tipici della zona e dove, con la bella stagione, è possibile mangiare all’aperto. Subito sotto il Borgo, in un campo circondato da ulivi, è a disposizione degli ospiti una bellissima piscina di 18 m x 6 m.
Nel borgo è possibile visitare le cantine dell’azienda vinicola di famiglia, la “Marchesi Ginori Lisci”, e degustare gli ottimi vini e l’olio extra vergine d’oliva presso la “Dispensa del Castello”. In estate, inoltre, nel paese vengono organizzate mostre, concerti, spettacoli all’aperto e corsi di pittura, di yoga e cucina.
La storia del Castello Ginori di Querceto
Castello Ginori di Querceto è un antico Borgo fortificato del volterrano sulle pendici del Monte Aneo, al centro dell’estesa omonima fattoria. Le origini del villaggio risalgono all’anno Mille quando apparteneva alla chiesa di Massa Marittima. Alla fine del 1100 il vescovo di Massa cedette i suoi diritti sul Borgo all’abate di San Pietro in Palazzuolo di Monteverdi. Successivamente, nel 1208, Querceto insieme ad altri castelli della Val di Cecina (Canneto, Micciano, Libbiano, La Sassa, Serrazzano e Monterufoli) fu ceduto al Comune di Volterra. A quei tempi Querceto rivestiva notevole importanza sia per la sua potenza militare sia per le tante risorse naturali del sottosuolo: in primo luogo le “moie”, sorgenti di acqua salata, poi diversi minerali come l’argento, il rame e il mercurio, ma anche il vetriolo e l’allume che costituivano una merce molto ricercata sui mercati internazionali del Medioevo. Dopo due Secoli segnati da scontri armati e rivolte nel volterrano, nel 1430 il castello fu occupato e saccheggiato dalle truppe di Giangaleazzo Visconti, duca di Milano. Successivamente, nel 1447, Querceto fu conquistata dalle truppe di Alfonso d’Aragona, re di Napoli, sceso in guerra contro Firenze. Il Cinquecento fu contrassegnato dalla dominazione fiorentina; infatti, in seguito alla conquista di Volterra da parte dei fiorentini, gli abitanti di Querceto giurarono fedeltà alla Signoria di Firenze. In questo periodo, più precisamente nel 1543, la Nobile famiglia Lisci di Volterra si insediò nel Quercetano. Nel 1786 l’ultima discendente dei Lisci, Francesca, sposò il Marchese Lorenzo Ginori. Con l’avvento dei Ginori finì un periodo nero per Querceto, caratterizzato da carestie, miseria e dal malgoverno della decadente dinastia dei Medici. Nel 1814 Carlo Leopoldo ereditò dalla madre Francesca la fattoria di Querceto; da allora le terre ed il castello sono rimasti della famiglia Ginori. Egli mise in pratica numerose innovazioni nei sistemi di coltivazione, aumentando la resa dei terreni, e si impegnò in particolare per favorire l’allevamento del bestiame ed il miglioramento delle razze. Nel 1834 in località Tegolaia – oggi Ponteginori – fece costruire il ponte sul fiume Cecina, che collegò la tenuta di Querceto con la strada della Val di Cecina. Nel Novecento sono stati Lorenzo e suo figlio Leonardo a dare un ulteriore impulso allo sviluppo agricolo, contribuendo a rendere la fattoria di Querceto un’azienda agricola modello molto rinomata. Negli ultimi anni il Borgo è stato progressivamente restaurato, cercando di mantenere il più possibile la struttura originaria. Nella ristrutturazione sono stati ricavati anche alcuni appartamenti dallo stile semplice ma caratteristico, che vengono affittati per le vacanze.
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