Castello di Robella, riconoscibile da lontano per la presenza di un’imponente specola ottocentesca in ferro, è circondato da un ampio parco con alberi secolari. L’accesso principale della proprietà si trova nella piazza della Parrocchiale di S. Giacomo. Percorrendo un ombroso viale, si lascia a destra il grande edificio di quella che era, un tempo, la Fattoria del Castello e la Casetta del Giardiniere. Dopo circa 300 metri si giunge al cancello del Castello.
Attorno all’XI secolo si ha la prima notizia riguardante Robella, mentre le fonti storiche relative al castello attestano una prima costruzione fortificata, di forma poligonale, risalente al XII – XIII secolo. L’edificio si presentava con una corte al centro, mura a scarpa e una torre quadrata, coronata da merlatura guelfa. Di questa prima costruzione sono ancora riconoscibili, nella facciata principale e nelle imponenti cantine, la muratura originale e, in una parete del cortile interno, le aperture romaniche ad arco bicromo.
Da fortezza a palazzo signorile
A partire dal XVI secolo l’edificio ha subito ampliamenti e importanti trasformazioni, assumendo sempre più l’aspetto di residenza signorile. La distruzione della torre quadrata ad esempio potrebbe essere avvenuta nel XVII secolo, forse ai tempi dell’assedio spagnolo (1625). Più o meno allo stesso periodo dovrebbe risalire la realizzazione della “sala magna” al piano terra, caratterizzata da un imponente soffitto a cassettoni.
Nella seconda metà del XVIII secolo con la costruzione del corpo a nord, su progetto dell’architetto Filippo Castelli, l’edificio assume le sue dimensioni attuali. Castelli amplia la costruzione e allo stesso tempo le conferisce un carattere signorile, sul modello dei palazzi di città; la facciata a «mezzanotte» è caratterizzata da finestre disposte simmetricamente e sormontate da lunette aggettanti, mentre la terrazza nasconde l’accesso carrabile alle cantine.
La Specola
Nei primi decenni del XIX secolo l’ingegner Carlo Bernardo Mosca aggiunge un tocco scenografico all’ingresso principale del castello con la costruzione della scalinata a due rampe e nel 1823 progetta e realizza, in asse con la facciata sud-ovest, la specola, una torre in muratura sormontata da una struttura in ferro destinata all’osservazione astronomica. Nella decorazione della balaustra della specola si leggono le iniziali ERI, una dichiarazione di committenza: Eustachio Radicati Iussit. Le iniziali KMD indicano invece l’ingegnere che la progettò: Karolus Mosca Delineavit.
La specola è un esemplare unico in Piemonte di costruzione in ferro degli inizi dell’Ottocento. Dai 436 metri s.l.m. della specola lo sguardo spazia a 360° sull’arco alpino, dal Monte Rosa al Monviso, dagli Appennini alla pianura padana, offrendo, nelle giornate più limpide, una vista unica e assolutamente spettacolare.
Il parco
Il castello è circondato da un ampio parco ombroso che occupa la sommità della collina. Realizzato partendo da un disegno dell’architetto settecentesco Filippo Castelli è caratterizzato da tre cerchie di viali alberati (tigli, ippocastani e olmi) segnati dalla siepe di bosso. Alcuni grandi cedri e un ginkgo biloba centenari si stagliano nel parco.
La storia
Il castello di Robella è uno dei numerosi castelli della contea di Cocconato. Questa potente contea della antica famiglia feudale dei Radicati riesce a ritagliarsi uno spazio di indipendenza tra le potenze vicine (il Marchesato di Monferrato, il Comune di Asti, il Ducato di Savoia, etc.) fino alla metà del 1500 quando deve accettare la sottomissione ai Savoia.
Il castello di Robella è di uno dei tre rami principali della famiglia dei conti di Cocconato, i Radicati di Robella. L’ultima discendente del ramo primogenito della famiglia, Rosa Radicati di Robella sposa Carlo Gabriele Nicolis di Robilant, scudiero di Carlo Alberto. Nella famiglia confluisce poi il ramo russo degli Zubov, discendenti di uno dei primi grandi imprenditori industriali e minerari del ‘700 russo, A. Turchaninov, e del matematico Leonardo Eulero. Per successione femminile il castello passa agli attuali proprietari rimanendo quindi nella famiglia da più di sette secoli.
Tra gli eventi che caratterizzano la storia del castello si può ricordare l’assedio del 1625 durante una delle guerre del Monferrato, un processo per stregoneria agli inizi del ‘600 e il sacco condotto dalle truppe naziste nella seconda guerra mondiale per il coinvolgimento dei giovani proprietari nella guerra di Resistenza.
Dormire nel castello
Il Monferrato è una terra ricca di storia e tradizioni che merita di essere esplorata a fondo. A Robella è possibile vivere l’esperienza indimenticabile di soggiornare nel Castello.
L’appartamento “Camera Rosa” può ospitare fino a quattro persone; si compone di una grande camera matrimoniale, una sala da bagno en suite e uno spogliatoio, di una cucina, un soggiorno con divano letto e un secondo piccolo bagno. L’appartamento, arredato con mobili d’epoca, è inserito in un’ala seicentesca del castello ed ha un’entrata riservata dalla quale gli ospiti possono accedere al parco del castello.
Eventi e Meeting
I grandi saloni e il cortile medievale sono gli spazi ideali per ospitare eventi privati fino a 140 persone. E’ possibile organizzare incontri culturali, manifestazioni artistiche, workshop o cerimonie.