Il Castello di Piovera si presenta come una struttura articolata e molto scenografica circondata da un fossato e da un vasto parco. I visitatori possono esplorare il complesso monumentale a piedi o a bordo di auto d’epoca e di un originale Red Bus facendo una piacevole gita (su prenotazione). Oltre alle numerose collezioni esposte negli antichi granai, (carri, radici, utensili agricoli e artigianali) nelle scuderie Medioevali trasformate in laboratorio, il proprietario tiene lezioni di arte creativa. Le cantine sono un luogo ideale per degustazioni e mostre. Il Giardino all’inglese offre svariate location per eventi, matrimoni, convention aziendali. Il Castello si trova in zona pianeggiante, vicino alle principali autostrade del Nord-Ovest a 5 km dall’uscita autostradale di Alessandria Est sull’ A21 TO-PC.
La Storia del Castello di Piovera
Il Castello Balbi di Piovera sorge nell’abitato rurale di Piovera e ne domina con l’imponente facciata la piccola piazza. Assunse l’aspetto di poderosa fortezza nel 1300 ad opera dei Visconti di Milano. In epoche successive passò agli Spagnoli, ai Francesi e dai Savoia ai Balbi. Dal 1967 il Conte Niccolò Calvi di Bergolo ne è l’attuale proprietario. Il Castello si presenta come un complesso fortilizio a ferro di cavallo, tra i maggiori della zona, con Torri ovali e due massicce Torri quadrangolari; il tutto difeso da un fossato e da una cinta muraria. L’impianto di un vasto parco all’inglese di 30 ettari e la costruzione di edifici risalenti al XVIII Secolo, adiacenti al giardino con i suoi alberi rari e secolari, ha conferito a tutto l’insieme un aspetto decisamente Romantico. Il complesso è interamente visitabile ed è arredato dalle cantine alle Torri: nelle parti rimaste incantevolmente autentiche come abitazione, animate da manichini con abiti dell’epoca, e attraverso il contrasto moderno e di straordinaria invenzione costituito dalle opere di Niccolò Calvi di Bergolo, poliedrico e autentico artista e proprietario del castello. Il Borgo rurale sorse anticamente fronteggiando il castello con quelle case che ancora oggi gli danno riverenza, che diventarono i granai del tenimento e che oggi ospitano il museo degli Antichi Mestieri.