Nella Piazza centrale dell’antico Borgo di Casamassella, a circa 4 km da Otranto, si affaccia l’austero Castello di Casamassella, dimora tra le più interessanti del Salento per contenuto storico e caratteristiche architettoniche. Le sue origini risalgono al XIII Secolo quando, sotto il regno di Carlo d’Angiò, fu eretto come residenza fortificata. Originariamente dotato di fossato e ponte levatoio, conserva ancora, dopo numerosi rifacimenti volti a ingentilirne la struttura, l’aspetto dell’antica fortezza. Nel 1700 la realizzazione della loggia centrale, sostenuta da mensole, che sovrasta il portale e delle aperture, scolpite con motivi zoomorfi, fitomorfi e mascheroni, segna il definitivo passaggio funzionale dell’edificio da fortezza a elegante dimora nobiliare. Non appena si varca la soglia del castello, sembra di rivivere un’epoca Nobile e remota, di quando il palazzo rappresentava il centro di tutte le attività del Borgo circostante. Dal cortile centrale si può ammirare l’affascinante prospetto interno dove archi a ogiva Medioevali ed elementi architettonici del ‘700 convivono armoniosamente, creando un ambiente suggestivo ed elegante che conduce al giardino Mediterraneo, un luogo magico dove alberi centenari e piante floreali abbracciano le architetture del colonnato. Agrumi si alternano a cipressi, a rose antiche, a viti pregiate, a colorate buganvillee, a palme, fino alla rara quercia vallonea.
La storia del Castello di Casamassella
I primi documenti sul Castello di Casamassella e sul centro urbano che intorno ad esso si sviluppò risalgono al Medioevo, quando sotto il regno di Carlo d’Angiò il castello, circondato da un fossato dotato di un ponte levatoio, era la residenza fortificata del feudatario Ruggero Maramonte. Non sappiamo se l’edificio esistesse in un’epoca anteriore, ma è certo che la presenza dell’uomo nella zona risalga a tempi antichissimi. La posizione geografica in cui sorgeva, nell’immediato entroterra idruntino, al riparo dalle frequenti scorrerie sulla costa di pirati barbareschi, turchi ed algerini, fece del Castello di Casamassella una residenza prestigiosa e sicura, ambita da alcune tra le più blasonate famiglie di Terra d’Otranto che nel corso dei secoli lo occuparono. Fu dei Sambiasi, dei da Noha e poi dei dell’Antoglietta fino al 20 maggio 1476, quando il Re Ferrante d’Aragona lo riconfermò a Filippo Antonio Maramonte, discendente del primo feudatario, per meriti bellici sul campo. In quegli anni le vicende del Regno di Napoli erano infatti caratterizzate dalle rivolte dei Baroni e dalle guerre con gli altri Stati italiani. Attraverso i secoli, il castello cambiò ancora feudatario. Nel ‘500 fu dei Paladini e poi dei Rondachi, famiglia di origine greca residente ad Otranto e proprietaria di numerose terre nel Salento. Per le sue caratteristiche da severo maniero, con il possente muro a scarpa e le caditoie laterali, fu usato come scuola di guerra. Secondo alcuni studi di Florio Santini, illustre scrittore contemporaneo conquistato dal fascino di Casamassella, nel 1600 il castello fu abitato da governatori spagnoli, tra cui Michele Fernandez da Azedo seguito, dopo un breve ritorno dei Rondachi, da Didaco Perez Serrano e dal “vicario generale” Don Giuseppe Centonze. Pur restando il centro attorno a cui gravitava la vita del Borgo agricolo di Casamassella, col passare degli anni ed il succedersi dei vari proprietari il Castello subì importanti modifiche. Scomparve il largo e profondo fossato che lo circondava e con esso il ponte levatoio, furono aperti nuovi ingressi e finestre.
Nel 1700 la sua funzione cambiò completamente e la costruzione fortificata, dalla severa architettura militare, divenne elegante palazzo Nobiliare, ingentilito nella facciata da un balcone finestrato soprastante il portale centrale. In quegli anni il castello era di proprietà dei Marchesi de Marco. Nel 1800 i de Marco adottarono i fratelli De Viti tra i quali Raffaele, padre del celebre economista e meridionalista Antonio De Viti de Marco (1858-1943), difensore degli interessi economici del Mezzogiorno e autore di numerose opere di fama internazionale, tuttora di grande attualità. A donna Carolina e donna Giulia, madre e sorella dell’economista, sono dedicate le querce che si trovano nel cortile del palazzo. Le due donne, colte e impegnate, contribuirono a diffondere l’arte “del fiocco” di Casamassella. Molti ospiti illustri frequentarono i saloni del castello. Ricordiamo tra questi Benedetto Croce, la cui moglie era intima amica di donna Carolina. Nel 1890 vide i natali del poeta e saggista Girolamo Comi, barone di Lucugnano, artista dalla personalità complessa e originale che secondo il critico Caporossi gli valse l’appellativo di “ascetico narciso”. I De Viti de Marco abitarono il castello fino al 1967, quando passò agli attuali proprietari, la famiglia De Donno.
Servizi
Il Castello di Casamassella, nel cuore antico del Salento, è il luogo ideale per una vacanza incantevole, una situazione perfetta che accomuna il piacere della scoperta culturale ad un mare stupendo. La costa, infatti, dista pochi chilometri e si raggiunge con facilità, così come la grotta dei Cervi di Porto Badisco, complesso pittorico Neolitico più imponente d’Europa, e Otranto, uno dei borghi più belli d’Italia, Patrimonio Culturale dell’UNESCO, il punto geografico più a est della penisola italiana. Il palazzo, con oltre 700 mq di terrazze, circa 7.100 mq tra cortili, piccoli agrumeti ed un magnifico parco all’italiana con un’area immersa nel verde interamente riservata al relax in piscina e nell’antica vasca con idromassaggio, garantisce agli ospiti massima tranquillità e privacy pur trovandosi nel cuore di un piccolo Borgo. La parte riservata all’ospitalità offre sei suite arredate con cura ed eleganza. Le camere si distinguono per dimensione e posizione, hanno tutte ampi spazi esterni ad uso esclusivo e, nel rispetto della quiete del posto, non hanno TV e citofono interno.
Eventi e Matrimoni
Per la sua eleganza e bellezza, il Castello di Casamassella è la location ideale per ogni evento. L’intera ala destra del piano terra del palazzo è destinata a ricevimenti, matrimoni, cene di gala, feste private, mostre, meeting, convegni ed altre occasioni. Dal cortile principale, attraverso ampie vetrate, si accede all’ingresso (con guardaroba e 3 bagni per gli ospiti) e ai due saloni (collegati tra loro, superficie utile complessiva circa 200 mq) mentre la zona di servizio, che può essere raggiunta anche da un ingresso posto sul retro, comprende, oltre alla sala con cucina industriale attrezzata, anche una grande dispensa con armadio frigorifero, un ampio deposito, un bagno per il personale e una zona/filtro per il controllo dei piatti. Caratteristiche di antichi manieri, le accoglienti sale dalle grandi volte a botte, conducono l’ospite, attraverso un ampio giardino d’inverno, al parco, dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi nella quiete. Nell’ala alla sinistra del cortile si trova la reception con WI-FI, TV, divani e bagno per disabili. Le sale sono dotate di impianto di climatizzazione, deumidificazione e ricircolo dell’aria. Gli sposi che sceglieranno per il proprio matrimonio il Castello di Casamassella, hanno immediatamente di fronte la Chiesa madre di San Michele Arcangelo (XVI secolo).