Il Borgo Mosnel è a Camignone di Passirano in Contrada Barboglio (dal nome della famiglia che ne ereditò la proprietà nel 1836).
Imboccando da ovest la contrada (dai vigneti) sui lati si possono osservare tipici esempi di cascine lombarde del XVII e XVIII sec. da decenni adibite a cantine con vasche d’acciaio, botticelle di legno e cataste di bottiglie in affinamento di Franciacorta Mosnel. Qui si trova anche l’agriturismo e lo spazio di accoglienza aziendale.
Sul lato sinistro, procedendo lungo la Contrada, si ergono tre Palazzi dei Secoli XVI e XVII; due di questi hanno conservato le loro linee originali mentre la Villa principale, residenza della famiglia Barboglio, ora Barzanò, ha subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni assumendo l’aspetto attuale in seguito ai radicali restauri nel periodo Neoclassico. Proprio la facciata di quest’ultima villa è rappresentata nel logo dell’Azienda Mosnel.
Osservando nei dettagli, si notano due torrette seicentesche adibite un tempo a portineria e scuderia legate tra loro da un alto muro dove al centro, dal cancello del civico n°6, con i pilastri sormontati da due putti ad altezza naturale in marmo di Botticino, si accede al cortile a pianta quadrata. A destra e a sinistra (sui lati est ed ovest) due barchesse da 5 archi (di cui 4 chiusi e finestrati) con accesso dall’arco centrale aperto e a chiudere sullo sfondo (a nord) la villa Neoclassica caratterizzata dal portico a 5 arcate principali più una di dimensioni ridotte sulla sinistra, rette da pilastri in marmo di Botticino. In corrispondenza di dette arcate, al piano primo, le finestre e nel centro un finestrone con eleganti colonnine sempre nella medesima pietra. Il terzo piano (in realtà sottotetto) riprende con dei finestrini ribassati sovrastanti le finestre del piano primo. Il lato est della villa si affaccia su un vigneto di Pinot Nero ad alta densità che domina quel lato del parco. La parte principale è caratterizzata da 5 finestre sia al piano terra, che al primo che al sottotetto, sormontate in centro da un’elegante torretta piccionaia.
L’interno della villa è a pianta Veneta. Un’importante ingresso chiude sul fondo con la sala da pranzo completamente decorata con un paesaggio di fantasia (dei primi dell’800) che si affaccia sul giardino da una grande porta finestra arcuata e sul prolungamento nord, una piccola stecca a due piani (un tempo per il personale di servizio), elegantemente caratterizzata da finestre e portone ad ogiva e merlature in gronda in stile Neogotico. Sui lati salotto, salottino ed accesso alla scala neoclassica che porta al piano primo dove un salone decorato sovrasta l’ingresso più la parte di portico sottostanti e s’affaccia dal finestrone sul cortile di accesso. Da questo si accede a 4 camere da letto oltre che ad un altro lato della casa ed alla scala di servizio. La villa è tuttora abitata ed arredata e non è visitabile.
A Nord dei Palazzi si trova il Parco Romantico di circa due ettari disegnato nei primi del 1800 attorno ad un maestoso Cedro del Libano alto circa 40 metri, che risale all’epoca precedente all’architettura Romantica. Il giardino è movimentato da lunghi vialetti in ghiaia fra piante bicentenarie; passeggiando si possono ammirare numerose varietà di piante secolari: Tassi (Taxus Baccata) e Cedri Deodara e Libano, Atlantica Glauca, Faggi, Carpini e Ippocastani, ed esemplari singoli di Libocedro, Tiglio, Magnolia Stellata e Magnolia Grandiflora. Inoltre, varie essenze arbustive profumano e colorano il giardino in ogni stagione: Rose, Peonie, Dalie, Olea Fragrans, Calicantus, Ortensie, Lauri, Lecci, Castagni e Spiree.
In questo piacevole percorso tra il verde trovano posto una fontana cinquecentesca, una ghiacciaia in tufo ed un belvedere che si affaccia sul vigneto interno, caratterizzato da viti di Pinot Nero.
Le vigne di Mosnel sono quasi tutte raccolte intorno all’azienda tanto che dalla finestra del loggiato se ne può abbracciare con lo sguardo una larga parte. Si tratta di 42 ettari vitati condotti con il medoto biologico ai sensi del Reg. (CE) 837/2007 e 889/2008. L’altitudine è intorno ai 250 metri slm, praticamente un morbido tappeto che si appoggia sull’anfiteatro morenico principale. La scelta di allevare i propri vigneti secondo la viticoltura biologica è frutto di una sensibilità a 360°, una visione che ha portato Mosnel a compiere con coerenza tante altre azioni coordinate tra loro.
La storia di Borgo Mosnel A seguito della battaglia di Maclodio del 1427, detta del Carmagnola, il territorio bresciano passa definitivamente sotto la Serenissima Repubblica di Venezia. In quell’epoca le famiglie Patrizie cominciarono ad edificare cantine sormontate da ville estive e contornate da limitate estensioni cambi coltivate a vite. Questo è il caso del Borgo Mosnel, sito in località Camignone (anticamente Ca’ Minor in quanto insediamento monastico di piccola importanza dipendente dall’importante complesso abbaziale benedettino in Rodengo). Da un iniziale palazzo cinquecentesco che vede il corpo scale che taglia un affresco trecentesco di San Girolamo di passa ad un più importante ed esteso palazzo del XVII secolo che in epoca Neo Classica ha subito in parte una considerevole ristrutturazione.
La proprietà del complesso passa nel 1836 da Giovanni Battista Cacciamatta alla di lui figlia adottiva Rosina Rosa Cacciamatta, sposa di Pietro Paolo Barboglio. Trattasi di famiglie legate al Risorgimento italiano: fratello di Rosina fu Gabriele Rosa, patriota, scrittore e seguace della Giovine Italia celebrato come Eroe della Resistenza per essere stato imprigionato nel 1833 nella fortezza dello Spielberg.
Giuseppe, figlio di Rosina Rosa Cacciamatta e Pietro Paolo Barboglio, nel 1860 partecipò alla spedizione del Mille di Garibaldi. Emanuele, fratello di Giuseppe, sposerà l’abruzzese Giovanna Marozzi, anche lei di famiglia patriottica risorgimentale. Il di loro figlio, Pietro Barboglio, ingegnere, sposò Mariuccia Diatto figlia degli industriali automobilistici dell’omonima fabbrica torinese. L’ultima erede Barboglio fu Emanuela, madre degli attuali proprietari Barzanò.
I servizi Degustazioni di vini Franciacorta, venite a scoprire come nascono i Franciacorta Mosnel vivendo l’esperienza di uno dei nostri Percorsi di visita e degustazione
Le nostre proposte: Percorsi di visita delle cantine, del Borgo e del parco con degustazione dei nostri Franciacorta Docg accompagnati da salumi e formaggi del territorio; Gite in bicicletta e a piedi nei vigneti con possibilità di prenotare cestini da pic-nic; Meeting e convegni con servizio Coffee Break e pranzo o cena; Pranzi o cene per gruppi di almeno 20 persone; Serate di degustazioni tematiche; Su richiesta si organizzano seminari, corsi di degustazione e corsi di cucina.
Enoturismo e visite alla cantina È possibile, su prenotazione, visitare la cantina, il borgo e il parco della villa con le sue secolari piante; e a seguire degustare i vini di Mosnel in accompagnamento a specialità del territorio. Sono a disposizione biciclette e zaini da pic-nic, per escursioni libere o guidate lungo i due percorsi a disposizione consigliati: il Percorso delle Rose (4 km) e quello del Tasso (7 km) che si ramificano attraverso i 40 ettari dei nostri vigneti in agricoltura biologica.