La naturale risposta all’overtourism
a realizzazione del nuovo portale dimorestoricheitaliane.it, a cui è dedicato un servizio in questo numero pensato per accogliere e accompagnare l’inverno, è un ulteriore tassello di una più ampia strategia dell’Associazione di divenire sempre più elemento attivo nei processi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e dei territori in cui essi sono collocati.
Un’azione opportuna e necessaria che deriva dalla sempre maggiore consapevolezza – basata sui dati forniti da Patrimonio Privato | Osservatorio patrimonio culturale privato | Roma – di come il valore culturale, sociale ed economico di tale industria della cultura e del benessere possa essere elemento di sviluppo per la Nazione e per le aree interne in modo particolare.
A riguardo, come aveva evidenziato un paio di numeri fa l’allora country manager di Airbnb, l’Italia rappresenta una sorta di cavallo trainante dell’Europa intera, dall’inserimento delle dimore
in piattaforme di booking alla realizzazione di eventi come Carte in Dimora, la cui terza edizione è stata un successo, rafforzato dall’attribuzione della medaglia di rappresentanza del Capo dello Stato. Mancava però una soluzione digitale che potesse rispondere alla necessità di una gestione diretta da parte della nostra associazione, costituendo non solo la grande vetrina online delle dimore, ma anche il luogo dove entrare in dialogo con esse ed acquistare prodotti.
Un portale unico nel suo genere. Ora l’abbiamo. Lo sforzo è stato consistente ma necessario.
E questo sistema, il nostro nuovo portale, ha la caratteristica di essere dinamico, in continuo aggiornamento, rivolto a chi vuole disegnarsi “su misura”, cucita addosso come se fosse un abito
di alta manifattura, la propria idea di viaggio. È una risposta naturale contro l’overtourism che tutti noi, credo, abbiamo sperimentato nei nostri tour post Covid e che viene definito, con grande efficacia da parte dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, come: “L’impatto […] su una destinazione, o parti di essa, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dei cittadini e/o la qualità delle esperienze dei visitatori”.
Le dimore sono tutt’altra cosa o, forse, sono semplicemente il cambiamento di un aggettivo, “negativo”, con il suo esatto contrario, “positivo”. Attorno alle dimore si può costruire un viaggio sorprendente, di immersione e non di “mordi e fuggi”, di contatto diretto con la storia e con le persone (i proprietari della dimora) e con i luoghi in cui questi beni unici al mondo per qualità e quantità sono collocati. E scegliere una dimora come destinazione significa sostenere anche economicamente un territorio e chi se ne prende cura. Così, in attesa dell’apertura della Porta Santa
che il 24 dicembre a San Pietro sancirà l’evento dell’anno, il Giubileo ordinario 2025 dal tema “Pellegrini di speranza”, la nostra storia di copertina ha per protagonista Roma e il suo itinerario
attraverso le dimore della Capitale. Sarà uno spunto prezioso per chi vuole unire la presenza al grande evento con la qualità dell’esperienza.
Architetto Giacomo di Thiene – Presidente Nazionale A.D.S.I.