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Piemonte – La via dei castelli da Cuneo a Torino

C’è chi affronta il viaggio fino in Francia per ammirare i castelli della Loira, e chi invece sceglie di percorrere una via più comoda restando in Italia, scoprendo che anche da noi esiste una Castle Valley lungo la strada che unisce Cuneo con Torino. Qui si intrecciano epoche diverse, dal medioevo all’era dei Savoia, e storie diverse tutte da scoprire. Inoltre, il valore aggiunto di un percorso in questa parte del Piemonte è dato non solo dalla scoperta dei castelli dietro i quali si stagliano le Alpi con la cima inconfondibile del Monviso, ma anche dai prodotti tipici e dai grandi vini della zona, poiché le Langhe in fondo non sono poi troppo distanti. Partiamo dunque alla scoperta di questi preziosi gioielli dal capoluogo de “La Granda”, come i piemontesi chiamano – per estensione – la provincia di Cuneo.
A Cuneo dedichiamo un po’ di tempo per visitare la piazza principale ovvero Piazza Galimberti, il Duomo dedicato a Santa Maria del Bosco, il complesso di San Francesco, le vie centrali che sono Via Roma con i suoi portici e Corso Nizza, l’antico ghetto in contrada Mondovì, la Torre Civica per ammirare il panorama dall’alto. E a proposito di panorama, quello gastronomico è molto vivace in città: per pranzo consigliamo l’Osteria della Chiocciola in via Fossano o Sorì in Lungostura Kennedy, mentre per il dolce è d’obbligo una tappa alla Pasticceria Airone specializzata nei cuneesi al rum qui prodotti fin dal 1923.
Appena usciti dal centro storico di Cuneo, seguiamo la strada che porta in località Margarita per visitare il nostro primo castello. Fu edificato nel Seicento dai conti Solaro a cui è appartenuto fino all’estinzione della loro casata, per diventare poi un possesso degli eredi Lovera di Castiglione e di Maria. È il Castello della Margarita, con la sua caratteristica pianta a doppio ferro di cavallo, ed è costituito di una parte rustica ed una di rappresentanza. Palazzo e giardino sono inseriti perfettamente nel paese, e il giardino è composto da ambienti formali uniti ad altri altisonanti ed intimi, visitabili su prenotazione per un minimo di 4 partecipanti. La dimora è inoltre disponibile per ospitare eventi culturali, produzioni cinematografiche e shooting fotografici.

Prendiamo quindi la strada per Castelletto Stura, conosciuto nel mondo per una ragione decisamente golosa: qui c’è la fabbrica del cioccolato Venchi, portabandiera del made in Italy nel mondo grazie alle sue tavolette, alle sue praline e ai suoi gelati, in attività dal lontano 1878. Superiamo il ponte sulla Stura e proseguiamo in direzione Costigliole Saluzzo, dove si possono ammirare Palazzo Sarriod de la Tour, una dimora storica settecentesca oggi sede della biblioteca, e tre castelli, per poi arrivare a Piasco dove ci attende la visita del castello, detto anche Palazzo Porporato di Piasco, dal nome della famiglia che lo edificò attorno al 1650. Qui si organizzano visite guidate al pian terreno, loggiato e piano nobile, dove si può ammirare il ciclo pittorico realizzato da autori piemontesi e liguri. La decorazione degli interni nel Castello nuovo di Piasco presenta inoltre interessanti rapporti con affreschi di Palazzo Reale a Torino e di Venaria Reale. La tappa successiva è Savigliano, dove è assolutamente da vedere la piazza Santa Rosa, uno degli esempi di piazza medievale meglio conservati d’Italia, con il monumento a Santorre di Santarosa che qui nacque per diventare uno degli eroi del Risorgimento italiano. Interessante anche la visita al Museo Ferroviario Piemontese, dedicato a una specializzazione storica di Savigliano, che produce treni fin dalla metà dell’Ottocento e oggi è sede di Alstom, costruttrice dei treni ad alta velocità. Nel centro di Savigliano troviamo un’altra dimora storica da visitare: si tratta di Palazzo Muratori Cravetta, in contrada Jerusalem, e nasce dall’accorpamento di tre diverse dimore nobiliari: quelle dei Corvo, dei Tapparelli e dei Muratori, unite da Giovanni Francesco I Cravetta che fu il primo presidente del Senato ducale. Di particolare impatto sono il cortile d’onore, esempio di architettura tardo-rinascimentale piemontese, e la camera al piano terra dove morì il Duca Carlo Emanuele I, con un superbo soffitto a cassettoni decorato con circa 160 formelle dipinte con stemmi di famiglie nobili e personaggi, animali, scene di vita comune di gusto ancora medievaleggiante. Per la visita, occorre contattare lo Iat – Ufficio Turistico di Savigliano.

Proseguiamo il viaggio fino ad arrivare a Villanova Solaro dove si trova il Castello dei Solaro, una dimora risalente al 1200 realizzata dai nobili Principi d’ Acaja come avamposto militare contro il potente marchesato di Saluzzo. La storia racconta che sotto la successiva proprietà dei Conti Solaro, a partire dal 1400, venne trasformato da fortilizio medioevale a vero e proprio salotto culturale, e qui si dice che Silvio Pellico lesse ad un pubblico ristretto, in anteprima, il suo libro ‘Le Mie prigioni’. Oggi è un’elegante location per eventi privati e matrimoni in provincia di Cuneo e in oltre 20 anni di attività sono stati organizzati più di 2500 matrimoni.
La tappa successiva è Racconigi, la cui fama è legata naturalmente all’omonimo castello che fu residenza dei reali sabaudi: qui nacque l’ultimo re d’Italia, Umberto II. La dimora reale è patrimonio Unesco e da castello difensivo a pianta quadrata con quattro torri, fossato, ponte levatoio e mastio fu trasformato in “villa delle delizie” nel XVII secolo per volere di Emanuele Filiberto di Savoia. Il suo punto più fotografato è il parco di 170 ettari dove è presente la Margarìa, complesso neogotico che comprende una cascina, il reposoir della regina e le serre reali. A breve distanza dalle serre sorge la Tenuta Berroni, dimora storica privata dei Conti di Castelbarco, costruita nel 1773 come palazzo di villeggiatura per il nobile De Laugier e dotata di uno splendido parco, una cappella e alcuni edifici rurali, che al suo interno presenta splendide decorazioni e antichi arredi commissionati ai numerosi artisti che lavoravano per il Castello di Racconigi. La visita viene gestita personalmente dalla Contessa di Castelbarco Visconti attraverso gli eleganti locali della villa, tra cui spicca il salone d’onore su due piani. Tenuta Berroni è anche location per eventi e cerimonie e dispone di due appartamenti affittabili con giardino privato.

Superata Casalgrasso, oltrepassiamo il corso del Po ed entriamo in provincia di Torino dove ci aspettano altre quattro residenze private. La prima, in località Villafranca, è il Castello di Marchierù, oggi location per eventi e matrimoni di charme, anch’esso nato come struttura difensiva e poi trasformato dal XVIII secolo in dimora residenziale caratterizzata nel cortile interno dall’uso di bande orizzontali colorate in stile neogotico. La seconda è Palazzo Conti di Bricherasio, costruito nel XVII secolo con eleganti forme barocche e con un parco che unisce stili diversi, dal giardino inglese di prima maniera alla vena del collezionismo botanico. È un luogo molto gettonato per la realizzazione di eventi privati e aziendali, concerti serali, mostre d’arte e manifestazioni culturali.

Proseguendo verso Pinerolo, ecco il Castello di Miradolo, situato all’imbocco della val Chisone, gestito dalla Fondazione Cosso che qui si occupa dell’organizzazione di eventi espositivi, teatrali e musicali, di percorsi formativi e di interventi in attività sociali. La svolta per la storia del castello ottocentesco, in stato di abbandono a partire degli anni Novanta, è arrivata nel 2007 quando l’intero complesso fu acquistato da un gruppo di privati che diede il via, tramite la fondazione, al piano di recupero: oggi nel castello sono presenti anche una caffetteria e un bookshop. Dopo la visita, entriamo in centro a Pinerolo per scoprire il suo sistema museale, il Palazzo del Comune, la quattrocentesca Casa del Senato e la Piazza S. Donato dove si trova il Duomo. Nei dintorni di Pinerolo sono presenti diverse meraviglie tra cui il Forte di Fenestrelle, che è la più grande struttura fortificata d’Europa e la più estesa costruzione in muratura dopo la Muraglia cinese, e l’Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca per la valorizzazione del locale patrimonio minerario. Prima di lasciare Pinerolo, gustiamoci però le creazioni del maestro pasticcere Davide Muro, un genio dei lievitati da forno, all’Antica Pasticceria Castino nella centralissima piazza della città. E quando ormai siamo già in prossimità di fare ingresso nel centro di Torino, ecco l’ultima dimora storica, quella che sancisce la conclusione del nostro viaggio. È Casa Lajolo, in località Piossasco, di proprietà della famiglia Lajolo, la cui fama è legata soprattutto al suo giardino articolato su tre livelli. Oggi è visitabile ed è sede di eventi privati.