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Villa Trissino Marzotto

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Villa Trissino Marzotto

A Villa Trissino Marzotto, il nucleo più antico della villa risale al Medioevo, quando la famiglia Trissino, di probabile origine germanica, costruì un castello come centro del proprio potere feudale. Nella seconda metà del XV secolo l’edificio venne trasformato in residenza di campagna, perdendo gradualmente il suo carattere militare. Importanti lavori di rinnovamento furono portati avanti nel corso del XVIII secolo, con l’intervento dell’architetto luganese Francesco Muttoni e del veronese Girolamo dal Pozzo. Sempre nel XVIII secolo un altro ramo della famiglia costruì la Villa Inferiore. Il nome dell’autore è sconosciuto, anche se si è attribuito il portale d’ingresso al padovano Girolamo Frigimelica. Dopo essere stata distrutta da un incendio venne ceduta ai Trissino già proprietari della Villa Superiore, che la restaurarono. Bruciò nuovamente e venne quindi lasciata come scenografico rudere. Alla metà del XIX secolo l’intero complesso passò alla famiglia Da Porto. Durante l’ultimo conflitto mondiale la villa attraversò un periodo di grave decadenza, cui pose rimedio il conte Giannino Marzotto dopo averla acquistata nel 1951.

La Storia di Villa Trissino Marzotto
La proprietà si è formata attorno ad un Rudere Romano, ma le prime testimonianze risalgono al 1101. Il terreno è stato allestito a giardino nel ‘400, ridefinito nel ‘700 per opera del Muttoni e completato dal Frigimelica e dall’architetto Dal Pozzo. Molti alberi e le oltre 100 statue di Orazio Marinali, o della scuola, e di Giacomo Cassetti e aiuti, risalgono alla prima metà di quel secolo, quando furono costruite anche le due ville: quella superiore dei Trissino, del ramo Baston e quella inferiore dei Trissino del ramo Riale che, distrutta da un incendio di fine ‘700, ricostruita in stile diverso, andò nuovamente a fuoco il 13 giugno 1841 e fu trasformata in rudere di Castello.

Il Parco
Il Parco di circa 20 ettari è suddiviso in zone boschive alternate a radure a prato. Gruppi di grandi alberi ed esemplari isolati, alcuni dei quali di oltre 200 anni, cadenzano scenograficamente il paesaggio e fungono da collegamento con i giardini all’italiana che circondano le ville, stringendole in un abbraccio di siepi, aiuole, terrazzi e viali arricchiti con piante potate secondo l’arte topiaria. La villa superiore è caratterizzata da un ampio prato ornato da statue e cinto da portali e muri, sopra ai quali si trova la “cavallerizza“. Di lì parte il lungo viale dei cedri che si conclude con il parterre del Muttoni. Davanti alla villa inferiore scende una doppia scalinata che conduce alla grande fontana ottogonale. Il portale d’ingresso è attribuito al Frigimelica. I numerosi cancelli in ferro battuto testimoniano la fantasia e l’abilità degli artigiani veneti del Settecento. La proprietà, in stato di abbandono, fu acquistata nel 1950 dal Conte Giannino Marzotto, che provvide a restaurare la villa superiore, le pertinenze e il parco.

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    Dove si trova la Dimora

    Regione: Veneto
    Città: Trissino (VI)

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