Villa Simeom

Dimora di campagna costruita nella prima metà del 1800, Villa Simeom dispone di oltre sette ettari di parco e seicento metri quadri di sale d’epoca originali, oggi dedicati alla promozione di eventi culturali, matrimoni, concerti, eventi aziendali e feste private.
Villa Simeom dispone di un ampio parcheggio interno alla proprietà. La location è disponibile tutto l’anno e offre la possibilità di organizzare sia eventi estivi che eventi invernali, garantendo una capienza di circa 120 persone internamente e ben oltre all’esterno nella bella stagione.
Residenza per generazioni della Famiglia Simeom, qui vennero raccolte e archiviate le più importanti testimonianze della storia subalpina racchiuse nell’omonima collezione “Armando Simeom”, nata dalla passione e dalla paziente dedizione del collezionista Silvio Simeom, oggi conservata e consultabile presso l’archivio storico del Comune di Torino.
Oggi Villa Simeom appare come un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato. Questo grazie all’autenticità degli arredi, degli affreschi, dei dipinti e di ogni dettaglio che al suo interno la caratterizza.

La storia di Villa Simeom
Il nome di questa Villa risale alla famiglia Simeom, importante casato attestatosi a Chieri e dintorni fin dal secolo XIII, che la edificò nel 1839.
Numerosi furono i membri rilevanti della famiglia, tuttavia furono gli ultimi in ordine cronologico a distinguersi maggiormente coltivando spiccati interessi politici e culturali.
Alessandro Simeom, figlio di Giovanni Antonio, fu sindaco di Andezeno nel 1890-91. Ebbe quattro figli, tra i quali si distinsero in due, Silvio e Giacinto.
Silvio Simeom (1884-1948), sindaco del Comune di Andezeno dal 1946 al 1948, fu appassionato collezionista di opere d’arte, libri e documenti, ritrovati ed acquisiti grazie all’amicizia con il bibliofilo torinese Vincenzo Armando (1858-1928). Quest’ultimo, bibliotecario del Duca di Genova e successivamente della biblioteca dell’Accademia delle Scienze di Torino, raccolse centinaia di documenti e libri, che alla sua morte la sorella Candida cedette a Silvio Simeom. Tale collezione, di indubbio valore storico-documentario, venne così ridenominata “Raccolta Torinese Armando-Simeom” e custodita e arricchita per anni all’interno della villa.
Giacinto Simeom (1882-1970), si occupò della gestione delle proprietà di famiglia, tra le quali Villa Simeom. Alla sua morte, la collezione del fratello, ereditata da Enrico De la Forest de Divonne, nel 1972 fu alienata al Comune di Torino, in persona del sindaco Diego Novelli, benemerito per averne inteso il rilievo culturale. La pregevolissima raccolta si conserva nell’archivio storico comunale, debitamente inventariata dagli archivisti Rosanna Roccia e da Giuseppe Bocchino.
Villa Simeom fu edificata da Alessandro Simeom nel 1830: il capomastro Oggenda eseguì, con alcune modifiche, il disegno di un ignoto architetto piemontese.
Nel 1860 fu restaurata da Giacinto, nonno omonimo del personaggio sopra citato.

I servizi
Villa Simeom ospita e organizza attivamente eventi privati quali matrimoni, battesimi, cresime, compleanni e celebrazioni di vario genere. Si organizzano eventi aziendali quali team building e convention, così come eventi artistici e culturali. Questa dimora è anche il luogo ideale per l’ambientazione di set cinematografici ed esposizioni artistiche.

Villa Simeom è disponibile per brevi soggiorni, dispone di otto 8 posti letto distribuiti su 4 camere da letto, tre matrimoniali ed una con due letti singoli. Gli ospiti durante il periodo estivo possono usufruire della piscina privata, passeggiare per il parco, raccogliere frutta e verdure, vivere a stretto contatto con gli animali e la natura che caratterizzano questo luogo incantato.

Si noleggiano e-bike per gite alla scoperta del territorio circostante ottimamente servito di sentieri e strade bianche.

La piccola azienda agricola interna produce miele, zafferano e verdure acquistabili direttamente presso la villa e offerte agli ospiti durante i soggiorni.

Apertura per visite private in settimana e nei weekend in orario da concordare con i visitatori.