Villa Moroni

La storia di Villa Moroni
La famiglia Moroni inizia ad acquistare terreni a Stezzano a partire dalla metà del 1400, ma il nucleo più grosso delle acquisizioni avviene al principio del 1600 e si protrae nell’arco di due secoli con continui acquisti per consolidare una importante proprietà terriera e immobiliare incentrata sulla crescita e lavorazioni del baco da seta.

Il complesso degli edifici raggiunse, nel massimo della sua espansione, una lunghezza di mt 300 con una profondità di mt 80. Nel 1654 il testamento di Francesco Morone istituisce nella famiglia il “fidecommesso in linea discendente maschile”, che consentiva di concentrare il patrimonio sul maschio primogenito. Nel 1680 un atto di fidecomisso tra i fratelli Moroni elenca dettagliatamente stanza per stanza: “gli altri mobili in villa a Stezzano” ovvero un cospicuo arredamento con tappezzerie, mobili e quadri e un numero di 28 tra sale e camere.

L’intervento Neoclassico è voluto nel 1815 dal Conte Antonio Moroni, personaggio illustre della storia bergamasca che, oltre ad essere membro della Consulta di Lione del 1802, fu Ciambellano di Sua Altezza il Duca di Sassonia Weimar, prima che ricoprisse lo stesso incarico il grande letterato Goethe.

Antonio Moroni incaricò l’Architetto Giacomo Bianconi, allievo del Piermarini e docente presso l’Accademia Carrara di Bergamo, che apportò tutte quelle modifiche utili per realizzare un palazzo nel nuovo stile, come esigevano i canoni architettonici dell’epoca.

I servizi
La Villa Moroni è ideale per ogni occasione sia essa privata che aziendale. Le cucine sono interne e i nostri chef potranno consigliare i piatti del territorio oppure le specialità nazionali e internazionali che preferite. Sala unica con 250 posti oppure 400 a secondo che venga ampliata alla sala adiacente. Locali climatizzati. Impianto audio-video sul posto.

Nelle pertinenze della Villa Moroni sono a disposizione degli ospiti 68 posti letto in suites provviste di angolo cottura. Il periodo di permanenza è di minimo una notte.