Palazzo Niccolini al Duomo

Comune:Firenze
Regione: Toscana
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Palazzo Niccolini al Duomo, hotel di charme a Firenze

Questo piccolo gioiello di poche camere, realizzato in un’antica residenza aristocratica le cui prime origini risalgono al XIV secolo (qui ebbe la bottega il grande scultore Donatello) è situato nel cuore storico di Firenze, a 30 mt. dalla cupola del Brunelleschi, al centro della “shopping area” e a pochissima distanza dai principali monumenti e musei. La residenza è stata recentemente rinnovata e gli ospiti possono godere di tutte le moderne comodità. I locali si caratterizzano per i grandi spazi, gli alti soffitti decorati, i preziosi affreschi e gli arredamenti di gran pregio. Ogni bagno ha preziose finiture in marmo, ed è corredato di vasca. Tutti gli ambienti sono dotati di aria condizionata. Questo piccolo Hotel di charme, si propone di dare ai propri ospiti un trattamento paragonabile a quello che viene dato agli amici nella propria abitazione. I Marchesi Filippo e Ginevra Niccolini sono attivamente impegnati nella gestione insieme al personale (presente tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.30) offrendo la massima collaborazione per assecondare qualsiasi necessità. È infatti possibile organizzare visite a monumenti, musei, città e centri commerciali, o prenotare vari servizi come l’autista, l’estetista, ecc…

La storia

Al tempo della realizzazione della cattedrale di Firenze, (1300-1400) le abitazioni ubicate nel perimetro vennero demolite, rimasero quelle che facevano cantonata con la nuova Piazza del Duomo. Tra queste, alcuni edifici occupavano l'area dove è stato costruito il Palazzo. Sembrerebbe che proprio in questi edifici, ebbero i loro laboratori alcuni famosissimi artisti, fra i quali è sicuramente da citare il sommo  Donatello, come dimostra il busto del grande maestro con la targa a memoria, posti sulla facciata del palazzo sul lato di Piazza del Duomo. Fu la Famiglia Naldini a commissionare la costruzione del palazzo. I Naldini si distinsero come importanti mercanti , banchieri e valorosi soldati. Nel 1532 Giovanni Naldini cominciò ad acquistare le case presenti in questa area ed iniziò la prima trasformazione di questi edifici in un unico complesso, ponendo le prime basi al futuro Palazzo. Per trovare indicazioni del definitivo assetto unitario occorre arrivare alla metà del seicento, quando l'architetto Pierfrancesco Silvani fu incaricato di realizzare la grande scala dell'edificio, le maestose finestre e l'androne di Via dei Servi, 2. Altri importanti lavori furono eseguiti tra gli anni 1725 e 1732, per volere di Ottaviano Naldini (1684-1755) che incaricò l'architetto Pier Paolo Giovannozzi, di dare al Palazzo l'aspetto definitivo che si è tramandato fino ai giorni nostri. Negli anni 1763-1770 il proprietario Domenico Andrea Naldini volle realizzare numerosi lavori di abbellimento soprattutto interni. Numerose stanze del primo e secondo piano furono in questo periodo decorate con affreschi ancora oggi in perfetto stato. Gli artisti chiamati ad eseguire questi dipinti furono tra i più noti della loro epoca: Gaspero Nannucci, Niccolò Pintucci, Tommaso Gherardini e Gennaro Landi. I paesaggi ed i soggetti raffigurati sono i più classici dell'epoca settecentesca, architetture, fiori, animali e rovine. Nel 1879 Cristina Naldini, ultima della sua casata, sposò il marchese Eugenio Niccolini di Camugliano (1853-1939). In seguito a questo matrimonio il Palazzo è divenuto proprietà della famiglia Niccolini di Camugliano, che lo abita da quattro generazioni. Oggi il Palazzo appartiene a Filippo e Ginevra Niccolini di Camugliano.

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