Palazzo Massimo Lancellotti

L’appartamento al quarto piano di Palazzo Massimo Lancellotti, come succede in molti palazzi storici Romani, ha molte caratteristiche che si trovano al piano Nobile. Grandi saloni, soffitti alti a cassettoni dipinti, pareti affrescate, grandi porte, marmi e stucchi. Gli affreschi del salone principale dell’appartamento sono attribuiti ad Agostino Tassi. Il palazzo, progettato da Pirro Ligorio, fu costruito da Luis De Torres nel 1552, e nel 1625 passò per matrimonio alla famiglia Lancellotti che vi ha risieduto ininterrottamente. Luis De Torres venne a Roma dalla Spagna al seguito di dell’imperatore Carlo V d’Asburgo e fu nominato arcivescovo di Salerno. Abitò nel palazzo come fecero anche i suoi nipoti. Nel 1625 la sua ultima nipote, Claudia De Torres sposò Scipione Lancellotti.

Storia del Palazzo Massimo Lancellotti De Torres
Palazzo De Torres Lancellotti. La costruzione iniziò nel 1542 grazie a Luigi de Torres (1495-1553), di origine spagnola e arcivescovo di Salerno, che acquistò alcune case preesistenti; il progetto fu eseguito dall’architetto Pirro Ligorio e la costruzione fu terminata nel 1553. Un edificio preesistente era detto ‘della vedova‘; si pensa che risalisse al IV Secolo dopo Cristo e che fosse la casa dei guardiani dell’Odeon, una sala per concerti di epoca Romana, le cui rovine si trovano sotto al palazzo, e dello stadio di Domiziano, che coincide con l’attuale Piazza Navona.

L’edificio tardo Rinascimentale ha pianta irregolare ed è disposto su due cortili. Le due facciate decorate a bugnato, su Piazza Navona e Via della Cuccagna, hanno quattro piani di finestre sovrastati da un ricco cornicione ornato con teste di leone, rosoni e torri, emblemi della famiglia Dè Torres. Nel 1632 Claudia de’ Torres, ultima del ramo Romano, sposò Scipione Lancellotti e portò in dote il palazzo che fu detto De Torres Lancellotti. La Famiglia Lancellotti trae la sua origine da Rinaldo di Durazzo principe di Capua, figlio naturale di Ladislao di Durazzo re di Napoli (1377-1414).