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Lombardia – Da Milano a Varese via Lago Maggiore

Milano grande città, che si sviluppa dal centro verso il nord formando una densità metropolitana intensa con la Brianza, a cui fa da contrasto un sud di provincia ancora fortemente agricolo e quasi a portata di mano da piazza Duomo. Milano vicina all’Europa, come cantava Lucio Dalla, e ancor più vicina ai laghi della Lombardia, comodamente raggiungibili via autostrada o ferrovia. Un itinerario di dimore storiche che abbia a che fare con il capoluogo lombardo non deve necessariamente concentrarsi all’interno delle mura cittadine, ma può diventare anche un modo per osservare quanto cambia il paesaggio, dalle montagne ai campi di riso, intorno a Milano. Ecco dunque la mappa di un viaggio che facciamo partire da uno dei quartieri più eleganti di Milano, in zona Conciliazione. Si tratta di Residenza Vignale, che si trova nei pressi della stazione di Milano Cadorna, peraltro molto comoda per raggiungere via treno alcune delle destinazioni che compaiono in questo itinerario, ma anche in prossimità della Triennale, del Cenacolo Vinciano e di Corso Vercelli, zona di shopping. Edificio liberty di inizio novecento, affacciato su un cortile fiorito, Residenza Vignale è visitabile e si presta all’organizzazione di eventi ed esposizioni. Naturalmente, per chi non è di Milano, non sarà l’unica cosa da vedere nel soggiorno e pernottamento in città, ma il nostro obiettivo è scoprire quel che sta intorno a Milano e allora prendiamo subito la “via del riso”, quella che porta verso Vigevano (città della Piazza Ducale, una delle più belle d’Italia, e delle scarpe) e verso la Lomellina, incontrando subito il bel castello visconteo di Cusago, realizzato dagli antichi signori di Milano per sfuggire alle epidemie o più semplicemente per andare a caccia fuori città, e poi raggiungendo Cassinetta di Lugagnano, nei dintorni di Abbiategrasso, per scoprire la bellezza della Villa Trivulzio Belgiojoso, realizzata in stile neoclassico e con un grande parco all’inglese dove si tengono periodici concerti filarmonici. Parte della villa e del suo parco vengono affittati per ricevimenti, matrimoni, eventi e servizi fotografici. E già che siamo nei pressi di Abbiategrasso, è d’obbligo una sosta alla “mitica” Pasticceria Besuschio, per rendere omaggio a uno dei più grandi produttori di lievitati (Panettone, naturalmente) e per conoscere un locale storico, in attività dal 1845. Mentre a Cassinetta c’è un locale che sotto la guida di Ezio Santin ha scritto pagine di storia dell’alta cucina italiana, Antica Osteria del Ponte, oggi sotto una nuova gestione.

Il percorso che sale verso il Lago Maggiore ci porta a visitare il centro di Magenta, che fu teatro di una battaglia vittoriosa dell’allora esercito sabaudo e che permise la conquista di Milano, con la grande Basilica di San Martino (seconda solo al Duomo di Milano per dimensioni). Poi si prosegue seguendo (controcorrente) il corso del Ticino e la via che porta all’aeroporto di Milano Malpensa, e invece di prendere il volo deviamo verso Gallarate dove sarebbe interessante visitare il Maga, Museo Arte Gallarate, che conserva più di 5mila opere di artisti del Novecento. Ma la vera ragione per cui vi portiamo in questa zona è la visita del Castello di Jerago, che si trova subito dopo Gallarate in località Jerago con Orago. La dimora fu costruita nei primi anni del XIII secolo per difendere il Ducato di Milano e divenne feudo del ramo locale della famiglia Visconti; dopo la loro estinzione, la fortezza fu trasformata in residenza e vennero costruite le due terrazze giardino che oggi costituiscono uno degli elementi più attrattivi del Castello, che è una location per matrimoni ed eventi di charme.
Il viaggio continua e in pochi chilometri arriviamo a Sesto Calende che, per chi proviene da Milano, rappresenta la porta di accesso al Lago Maggiore ed è un luogo importante dal punto di vista religioso perché qui si trovano l’Abbazia di San Donato, risalente al IX secolo e affrescata in diverse epoche, e poi la Chiesa prepositurale di San Bernardino e l’Oratorio di San Vincenzo. Ma il vero elemento di richiamo della sponda lombarda del Verbano è la Rocca di Angera, che risulta particolarmente suggestiva quando viene osservata dalla sponda piemontese del lago. La Rocca, anch’essa nata come baluardo difensivo su uno sperone di roccia sovrastante il lago, fu acquistata nel 1449 dalla famiglia Borromeo che la rilevò dai Visconti e la trasformò in uno dei più bei palazzi lombardi, dove il pubblico può ammirare in visita le Sale Storiche, impreziosite dall’allestimento della Sala delle Maioliche con trecento pezzi e dal Museo della Bambola e del Giocattolo, che nel suo genere è il più grande d’Europa. Vale il viaggio la Sala della Giustizia, interamente affrescata alla fine del Duecento da un anonimo artista che ha preso il nome di “Maestro di Angera”.

Risaliamo il lago lungo la sponda lombarda e visitiamo i centri di Ispra, dove ha sede l’istituto europeo di ricerca Jrc-Joint Research Center, ma che i più conoscono per la Passeggiata dell’amore, sentiero panoramico così chiamato perché sul muretto all’inizio del percorso si trovano delle piastrelle con poesie d’amore, e poi continuiamo verso Laveno Mombello superando l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, in posizione davvero suggestiva, per arrivare infine alla quinta dimora del nostro itinerario che è il Parco di Villa Intragnola, una meraviglia sia per chi ha interessi botanici – la collezione di conifere esotiche del parco è stata avviata oltre un secolo fa – sia per chi semplicemente vuole ammirare il lago da uno spazio caratterizzato da piante e fiori, perché questo parco botanico di 7 ettari si affaccia per un chilometro sulla sponda del Maggiore. La soluzione ideale per aver libero accesso al parco è soggiornare presso la Cascina Polidora, visto che la villa è utilizzata come residenza privata e non visitabile.

Da Laveno Mombello prendiamo la strada che, attraverso Gemonio e Gavirate, ci porta a cambiare lago. Questa è la via di Varese, che costituirà la prossima tappa del nostro viaggio ed è una città dove non mancano le cose da vedere, a cominciare dal Sacro Monte che è patrimonio Unesco per continuare poi con il Palazzo Estense e i suoi bei giardini, con Villa Mirabello, il Parco di Villa Augusta e diverse altre dimore storiche. Ma Varese ha anche le sue attrattive golose, come ad esempio il factory store del cioccolato Lindt presso lo stabilimento di Induno Olona o la visita allo storico birrificio Angelo Poretti nella stessa località. Per una pausa gastronomica, sempre a Induno Olona troviamo Da Venanzio dal 1922, che da oltre cent’anni è l’istituzione del territorio.

Lasciamo Varese perché è tempo di rientrare a Milano e lo facciamo seguendo il corso dell’Olona e passando per il centro di Tradate, dove possiamo scoprire una particolarissima collezione di pompe di benzina raccolte nel Museo Fisogni della stazione di servizio, ma anche individuare l’atelier di produzione delle scarpe maschili di fascia top a marchio Artioli. Tagliamo quindi orizzontalmente la Brianza attraverso Lomazzo e Cermenate per raggiungere ad Arosio l’ultima dimora storica privata del nostro viaggio che è la Villa Medici Giulini, originaria del Seicento, meta di villeggiatura per le famiglie che qui si sono succedute come proprietarie e nella quale si può vivere un’esperienza di soggiorno approfondendo la propria conoscenza dell’arte e della musica ammirando i dipinti di Francesco Zuccarelli, la collezione di strumenti musicali e quella degli abiti da gran sera presenti in villa. Da Arosio a Milano c’è ancora una città da visitare ed è Monza, la Versailles della Lombardia con la sua Reggia composta dalla Villa Reale, dai Giardini Reali e dal Parco dove ogni anno, tra le altre manifestazioni, si disputa il Gran Premio d’Italia di Formula 1 all’interno dell’Autodromo Nazionale di Monza. C’è ancora il tempo per visitare il centro storico con il Duomo, dove è custodita la Corona Ferrea, e per visitare la via Italia lastricata in porfido fin dall’epoca longobarda dove fare shopping, per chi ama vini e distillati, nella storica enoteca di Meregalli, in attività dal 1955. E qui termina il viaggio.