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Toscana – Da Fiesole alle Terre di Pisa lungo le colline settentrionali di Toscana

La Toscana che guarda a nord ha una presenza frequente di nevi sui rilievi appenninici nel corso dell’inverno ed è decisamente diversa dal paesaggio tipico toscano, quello dei colli senesi per intenderci, nel corso dell’estate. È un’altra Toscana, a tratti più montana e a tratti più urbanizzata, che alterna zone industriali e aree ad alta urbanizzazione a dolci colline coltivate a vite e olivi, centri storici e piccoli borghi, grandi fabbriche e botteghe artigiane. Questo itinerario di (almeno) tre giorni prende il via dai colli di Firenze, laddove termina il Mugello, per concludersi in provincia di Pisa, dopo aver attraversato le province di Prato, Pistoia e Lucca. Punto di partenza: una dimora storica nei pressi di Fiesole, in località Vaglia. Si tratta di Villa Pozzolini di Bivigliano, frutto della trasformazione avvenuta alla fine del Cinquecento del castello dei Cattani di Cercina da parte della famiglia Ginori ed è immersa nel verde di un vasto parco storico ricco di specie arboree esotiche. Appartiene alla famiglia Pozzolini da poco prima dell’Unità d’Italia e si presta a eventi, cerimonie cene di gala, location per film e shooting fotografici, convegni e occasioni speciali. Da Vaglia si scende in direzione Careggi ma il passaggio successivo e obbligato è Fiesole, per la visita all’area archeologica comprendente i resti del teatro romano, delle terme e del tempio etrusco-romano e con un passaggio all’interno del Museo archeologico dove è custodita, tra gli altri reperti, la Collezione Costantini che raccoglie ceramiche greche, della Magna Grecia ed etrusche. Nel centro troviamo la Cattedrale di San Romolo e diversi castelli sono presenti nei dintorni dove sorgono anche le importanti ville tra le quali spicca la Villa Medici o Palagio, la più celebre tra le ville medicee e la preferita da Lorenzo il Magnifico, con il suo giardino terrazzato che domina Firenze.

Bypassando il capoluogo toscano si arriva a Prato, la più industriale delle città toscane e sede del maggior distretto tessile d’Europa, che merita certamente una visita per ammirare le piazze del Comune e del Duomo dalla caratteristica facciata bicromatica in alberese e marmo verde di Prato, la chiesa e il convento di San Domenico e poi per un paio di passaggi alla scoperta della grande scuola dolciaria e pasticcera pratese: acquistate una confezione dei celebri biscottini di Prato prodotti dalla premiata fabbrica Antonio Mattei e degustate le deliziose “peschine” della pasticceria Nuovo Mondo, realizzate dal maestro pasticcere Paolo Sacchetti. Per pranzo, due tra i ristoranti più gettonati della città sono Pepenero in via Zarini e Il Dek Italian Bistrot in piazza delle Carceri, che vanta una succursale perfino nell’isola di Ibiza.

La strada per Pistoia scorre via veloce senza necessità di deviazioni e nella città che ospita ogni anno a luglio un palio detto Giostra dell’Orso, che si tiene il 25 luglio in piazza Duomo, trascorreremo la prima notte in una dimora storica situata in pieno centro: Palazzo Puccini, che da più di dieci anni è aperta all’ospitalità e dal 2017 è stata completamente rinnovata e negli arredi e nella gestione delle sue nove camere, in gran parte affrescate e con arredi d’epoca, al primo piano della casa natale del letterato e filantropo pistoiese Niccolò Puccini. Per cena, prenotate in una delle due trattorie più apprezzate dai pistoiesi che sono la Locanda del capitano del popolo (da Checco) in via di Stracceria e La BotteGaia in via del Lastrone; provate i piatti della cucina tradizionale come la zuppa “Carcerato pistoiese” preparata dalla Locanda del capitano nobilitando gli scarti del vitellone.
Il secondo giorno del nostro itinerario prevede lo spostamento verso Lucca attraverso due centri termali noti a livello internazionale come Montecatini e Monsummano. Le Terme di Montecatini godono della protezione Unesco come parte del patrimonio dell’umanità denominato Grandi città termali d’Europa, ma la città andrebbe visitata anche per il suo centro storico perfettamente curato con parchi, giardini e ville in stile liberty. A Monsummano le ragioni per una visita sono duplici: si tratta infatti di un polo produttivo di calzature di qualità e di un centro rinomato per la produzione di cioccolato artigianale grazie alla presenza di un cioccolatiere di fama come Andrea Slitti. Proseguendo da Montecatini verso Lucca, scegliamo di evitare l’autostrada e percorriamo la via per Pescia, che merita una visita per la presenza di una cattedrale e ancor più per il suo giardino degli agrumi (Hesperidarium) che raccoglie oltre 200 varietà provenienti da tutto il mondo e, infine, per il Palazzo Vescovile al cui interno si trova la Cappella ornata da un trittico di Luca della Robbia. Vicino a Pescia si trova la frazione di Collodi, il borgo medievale che diede i natali alla madre di Carlo Lorenzini, ideatore del personaggio di Pinocchio, e che oggi attrae le famiglie con bambini per il Parco dedicato al più famoso burattino della storia. Entriamo quindi a Lucca da nordest attraversando altri due paesi specializzati nella produzione di scarpe e in particolare di sandali come Segromigno e San Colombano per raggiungere la prima dimora lucchese, Villa Reale di Marlia, originaria del Seicento, che fu la residenza di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e Principessa di Lucca. Il parco della villa e i suoi musei sono visitabili e ora, grazie al restauro del padiglione giochi di inizio Novecento, è attivo anche il Café Villa Reale.

A brevissima distanza si trova il complesso storico di Villa Grabau, circondata da un parco botanico di 9 ettari al cui interno sono presenti una Limonaia risalente al 1600 e il Teatrino di Verzura dove si possono officiare cerimonie con rito civile. Questa dimora opera anche come residenza d’epoca con tre abitazioni a disposizione degli ospiti. È anche possibile, per chi non soggiorna in villa, visitare i giardini e gli interni della dimora. La terza dimora storica lucchese è anch’essa a disposizione di chi sogna trascorrere un periodo di vacanza indimenticabile, ma in questo caso la possibilità di affitto riguarda l’intera villa con cinque camere e piscina privata. Si tratta di Villa Le Cipresse, in località San Quirico di Moriano, ed è certamente una soluzione di prestigio: nel giardino è presente una zona con vari divani e poltrone ed una zona pranzo “al fresco” per 12 persone. C’è una quarta dimora “a portata di Lucca” ed è Villa Michaela ex Villa Nottolini, situata in località Vorno quindi a sud del centro storico; originaria del XV secolo, è stata ampiamente modificata nella seconda metà dell’Ottocento dalla famiglia Nottolini. Oggi è prenotabile per vacanze, eventi privati e matrimoni. Tutte queste dimore portano idealmente nel centro di Lucca, che meriterebbe più di un giorno di visita perché alla celebre piazza dell’Anfiteatro val la pena di aggiungere diversi passaggi, per esempio: il Duomo di San Martino, piazza Napoleone, la casa-museo del compositore Giacomo Puccini, il Museo Nazionale di Villa Giunigi e l’Orto botanico situato a ridosso delle mura rinascimentali, ma anche il bel parco fluviale del fiume Serchio. E sono tanti i prodotti dell’artigianato lucchese che val la pena di acquistare, da quelli derivanti dalla lavorazione del legno al cuoio, fino ai gioielli: qui una lista di maestri artigiani nelle cui botteghe potrete trovare gli oggetti dei vostri desideri. Per una cena di alto livello c’è L’Imbuto, dove opera il grande chef Cristiano Tomei, mentre Osteria Baralla o Buca di Sant’Antonio offrono piatti della tradizione.

Il terzo giorno del nostro viaggio ci porta da Lucca alle Terre di Pisa, senza dover necessariamente toccare la città della Torre pendente che possiamo utilizzare come punto di partenza per un altro itinerario, quello lungo la costa toscana. Passiamo dunque per San Giuliano Terme e poi per Uliveto Terme, dove si trova la fonte di una nota acqua minerale, fino a raggiungere Villa Rita in località Noce. Questa dimora storica risale al 1400 ed è stata affrescata dal Ghirlanda, pittore fiorentino del cinquecento. Villa Rita si trova dinanzi alle Terme di Uliveto, in un’antica borgata medioevale; costruita in più accorpamenti. È location utilizzata per matrimoni ed eventi, ma su richiesta offre anche ospitalità e servizi di ristorazione. Attraversiamo l’Arno e puntiamo verso Ponsacco per visitare la Tenuta di Camugliano, sorta attorno al corpo centrale della Villa Niccolini (la famiglia ne è proprietaria dal lontano 1637), per pianificare la prossima vacanza in un ambiente rural-chic dove si pratica l’agricoltura biologica per la produzione di vino, olio, pasta da grani antichi e altri prodotti acquistabili direttamente in azienda, e dove si trovano due ville e un borgo a disposizione degli ospiti, con la Locanda di Camugliano la parte di ristorazione. Ultima tappa di questo viaggio è Lajatico, la cui fama recente è legata alla figura di Andrea Bocelli che qui ha creato un evento di richiamo mondiale come i concerti sul palco naturale del Teatro del Silenzio, ma poco prima di Lajatico, nel comune di Terricciola, si trova Villa Gherardi Del Testa Barasaglia, dimora di campagna della nobile famiglia pisana, costruita nel 1660 e luogo natale del patriota risorgimentale e commediografo Tommaso Gherardi Del Testa. La visita consente di ammirare i bellissimi affreschi al piano nobile con stucchi, mobili antichi e architetture in trompe-l’œil.