Il Giardino di Boboli

Il Giardino di Boboli, parco storico della città di Firenze nasce inizialmente come giardino granducale di palazzo Pitti.
Connesso al Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e la sua famiglia, questo meraviglioso luogo accoglie ogni anno oltre 800.000 visitatori.
Si può certamente considerare uno dei più importanti esempi di giardino all'italiana al mondo, unico per grandezza ed atmosfera suggestiva; un vero e proprio museo all'aperto grazie anche all'impostazione architettonico-paesaggistica e alla collezione di sculture in esso custodite, che vanno dalle antichità romane al XX secolo.
I giardini appena dietro Palazzo Pitti, dapprima residenza dei Medici, poi dei Lorena e successivamente dei Savoia, vennero costruiti tra il XV e il XIX secolo ed occupano un'area di circa 45.000 m².
La prima impostazione era di stile rinascimentale, ancora visibile nel nucleo attiguo al palazzo.
Successivamente, con il trascorrere degli anni, vennero aggiunte nuove porzioni con impostazioni diverse.
Lungo l'asse parallelo al palazzo nacquero l'asse prospettico del viottolone, dal quale si distendono dei vialetti  di ghiaia che arrivano sino ai laghetti, fontane, tempietti, ninfee e suggestive grotte.
Di notevole importanza nel giardino sono le statue e gli edifici, in primis la settecentesca Kaffeehaus (raro esempio di gusto rococò in Toscana), che consente di ammirare il panorama della città. Merita ovviamente interesse anche la Limonaia, che ancora oggi conserva l'originario color verde Lorena.
Il giardino ha quattro accessi fruibili: dal cortile dell'Ammannati di Palazzo Pitti, dal Forte di Belvedere, da via Romana  e dal piazzale di Porta Romana, oltre a un'uscita "extra" su piazza Pitti.
Nel 2013, il circuito museale del giardino, che comprende tra gli altri il Museo degli Argenti, la Galleria del Costume, il Museo delle porcellane e il giardino Bardini, è risultato il sesto sito italiano statale maggiormente visitato, con oltre 700.000 turisti.