Per quante volte possiate esser stati a Roma, difficilmente avreste potuto immaginare un itinerario di viaggio alla scoperta delle dimore storiche private. Del resto, la Città Eterna è un universo di bellezza formatasi in oltre duemila anni di storia, fortunatamente sopravvissuta alle guerre e alle invasioni non solo barbariche, a partire dai tempi dell’Antica Roma per arrivare fino al contributo architettonico del XX secolo. È quindi piuttosto normale che la visita all’Urbe preveda degli appuntamenti fissi, dal Colosseo e dai Fori Imperiali al Vaticano con i suoi musei, passando per piazza Navona, il Pantheon, Trinità dei Monti e tutte le altre meraviglie aperte al pubblico, con un’affluenza turistica superiore alle stesse capacità di accoglienza di questi luoghi. Anche per effetto dell’innegabile overtourism che colpisce le nostre città d’arte, l’itinerario che vi proponiamo e che richiederà almeno tre giorni dedicati, vi offre la possibilità di vedere una Roma diversa, nobiliare, nascosta ma non segreta e di godervela senza eccessive file, senza stress, approfondendo la conoscenza di questi palazzi e di coloro che ancora oggi vi abitano.
Come ci possiamo muovere? Date le distanze tutto sommato ravvicinate se spalmate su più giorni, l’ideale è farlo a piedi (meteo permettendo), scegliendo come punto di partenza il proprio albergo o meglio ancora la propria dimora, perché alcune di quelle che andremo a visitare operano come boutique hotel affittando suites d’epoca a chi intende basare il proprio soggiorno romano come un viaggio di approfondimento nella storia della città. Immaginiamo quindi di aver scelto una dimora di Trastevere come nostra base di partenza. Si tratta di Donna Camilla Savelli Hotel, all’interno di un antico monastero medievale tra i vicoli del quartiere dove ancora si possono osservare scorci di romanità autentica e nei pressi dell’Orto Botanico di Roma. Il salone principale dell’hotel è stato ricavato dall’antico refettorio delle monache e all’interno della proprietà troviamo un giardino, una chiesa, una grotta del I secolo d.C. Porta il nome di Virginia Camilla Savelli, moglie di Pietro Farnese, che commissionò il progetto del convento all’architetto Francesco Borromini nel 1642. Da provare il “menù rinascimentale” del ristorante interno all’hotel e naturalmente il pernottamento nelle antiche “celle” delle monache.
Dopo aver visitato le principali attrazioni di Trastevere e aver pranzato in uno dei suoi ristoranti tipici ma ancora autentici (tra i grandi classici troviamo Checco er Carettiere ed Enzo al 29), ci incamminiamo verso piazza Trilussa e qui attraversiamo il ponte pedonale sul Tevere, lo storico Ponte Sisto (anno di costruzione 1479), per raggiungere quello che è considerato il vero centro della Capitale, il municipio di Roma 1 (amministrativamente parlando).
Entriamo quindi in via Giulia, una delle vie più conosciute della città per la sua bellezza e signorilità, realizzata dal Bramante agli inizi del Cinquecento per Papa Giulio II, da cui prende nome. Ammirando i bei palazzi e i caratteristici scorci come l’Arco Farnese, raggiungiamo la via di Sant’Eligio e da qui ci spostiamo verso via di Monserrato dove raggiungiamo, all’angolo con via Montoro, Palazzo Patrizi Montoro, altra dimora storica visitabile e adibita a location per eventi nel rione S. Eustachio, con un’importante collezione di dipinti. Passando poi di fronte alla bottega del maestro liutaio Michel Eggimann, entriamo in Corso Vittorio Emanuele per poi addentrarci in via dei Filippini e in piazza dell’Orologio, antica piazza dei rigattieri, da dove arriviamo in via di Monte Giordano per visitare Palazzo Taverna, che risale al Quattrocento eretto sulle rovine di una fortezza. Al suo interno possiamo ammirare la fontana secentesca del Casoni, la Torre Augusta di fine ‘800 e le collezioni di dipinti di Sebastiano Ricci e di Rosa da Tivoli nei saloni di rappresentanza al piano nobile. Oggi è location per eventi e matrimoni. Siamo già nei pressi di piazza Navona, dove ci fermiamo sia per ammirare le tre fontane sia per visitare, nei pressi della piazza, la chiesa di San Luigi dei Francesi con le tre opere di Caravaggio dedicate a San Matteo, e poi il Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps.
Prima di entrare nella piazza, sempre in via di Monte Giordano, si trova il Navona Palace Luxury Inn, monumento nazionale dal 1951, dalle cui finestre si scorge la Chiesa di Santa Maria della Pace e al cui interno si trova uno dei locali storici romani, il Bar del Fico; oltre al pernottamento, è possibile dedicarsi al relax e ai trattamenti di benessere presso la luxury spa Navona Salus. Ed è proprio in piazza Navona che troviamo Palazzo Massimo Lancellotti , progettato da Pirro Ligorio e costruito da Luis De Torres nel 1552, per poi passare nel 1625 alla famiglia Lancellotti che tuttora vi risiede, affittandolo come location per eventi e con aperture al pubblico in occasioni prestabilite. Da qui ci spostiamo verso il Pantheon e nei pressi della chiesa originariamente tempio pagano, per poi essere convertita in Basilica cristiana, dove si trovano le tombe dei Re d’Italia e di celebri artisti come Raffaello Sanzio, dedichiamo la nostra attenzione a un’altra dimora storica. Si tratta della casa-museo Accademia d’Armi Musumeci Greco, ospitata al primo piano del palazzetto quattrocentesco che appartenne al vescovo Diego de Valdes, dal 1878, con una ricca raccolta di quadri otto-novecenteschi e di armi bianche europee e orientali, utilizzata come location per le lezioni di scherma e come sede per eventi culturali, show cooking e set fotografici o cinematografici.
Ci spostiamo quindi da piazza Navona verso via della Scrofa, e all’angolo con via delle Coppelle si trova Palazzo delle Pietre, originariamente eretto in epoca anteriore al 1400, oggi trasformato in residenza d’epoca con otto appartamenti disponibili e in grado di accogliere fino a 24 ospiti. Percorriamo poi via della Scrofa, una delle strade più antiche del centro di Roma con diversi palazzi storici, fino a raggiungere via del Clementino e piazza Borghese, dove oltre al celebre Palazzo Borghese possiamo ammirare la Galleria del Cembalo, che occupa una parte di quella che nel 1700 fu la Galleria Terrena del Palazzo, affacciata sul ninfeo con le magnifiche Fontane del Rainaldi; da spazio espositivo per esporre la collezione di quadri e sculture della famiglia Borghese, oggi è utilizzato come location per esposizioni d’arte, eventi privati o convegni. Il nome Cembalo è originato dalla forma irregolare del palazzo proteso verso il Tevere. Tutto il palazzo viene considerato come una delle quattro meraviglie di Roma dell’epoca post imperiale assieme al dado di Farnese, alla scala dei Caetani e al portone di Carboniani. Proseguiamo quindi lungo la via della Fontanella di Borghese per arrivare alla Fondazione Memmo che a partire dal 2012 ha avviato un nuovo programma espositivo interamente dedicato al panorama artistico contemporaneo, promuovendo l’interazione tra gli artisti e la città di Roma. Di fronte alla fondazione, all’interno di Palazzo Fendi, c’è la possibilità di provare l’esperienza di Zuma, il primo ristorante realizzato in Italia dal celebre brand di cucina giapponese. Proprio qui, via della Fontanella di Borghese diventa via dei Condotti, la strada dello shopping di lusso della Capitale, per terminare in piazza di Spagna e davanti alla scalinata di Trinità dei Monti. Da qui prendiamo via dei Due Macelli e giriamo intorno ai Giardini del Quirinale per poi arrivare, attraverso via Rasella, nella celebra via delle Quattro Fontane.
È quindi giunto il momento di visitare il Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica, ma val la pena di prenotare per tempo e online lo slot del proprio ingresso. Prima o dopo del Quirinale, a due passi dal Colle, si trova Villa Spalletti Trivelli, dimora dei primi del Novecento affacciata su di uno splendido giardino all’italiana, dal 2004 trasformata in residenza di lusso per accogliere i viaggiatori più raffinati ed esigenti. Davanti alle Scuderie del Quirinale e ai Giardini di Montecavallo si trova un’altra dimora storica privata, Casino dell’Aurora Pallavicini, che il cardinale Scipione Borghese fece erigere tra il 1612 ed il 1613 dall’architetto fiammingo Giovanni Vasanzio, con la facciata riccamente decorata da lastre di sarcofagi romani del II e III secolo d.C, le cui finestre si affacciano direttamente sulla piazza del Quirinale e sulla Fontana dei Dioscuri e le tre grandi vetrate sul giardino pensile di circa 2.000 mq; oggi è adibita a location eventi e ricevimenti. Nella vicina via della Pillotta si trova un’altra testimonianza grandiosa del Barocco romano ed è la Galleria Colonna, aperta al pubblico il sabato mattina con altre visite private per un minimo di 10 persone negli altri giorni della settimana, per ammirare i dipinti dei maggiori artisti del XV-XVI secolo. Nello stesso palazzo si trova il quattrocentesco appartamento della Principessa Isabelle, dove sono custodite altre celebri opere e le testimonianze di nove secoli di storia della famiglia Colonna, che abita e custodisce il palazzo da 31 generazioni. Da qui la visita continua con un passaggio attraverso piazza Venezia per ammirare l’Altare della Patria e poi, per chi non li avesse mai visitati, inizia via dei Fori Imperiali che porta fino al Colosseo. In alternativa, da piazza Venezia andiamo verso il Campidoglio e da questa celebre piazza, attraverso il Ghetto Ebraico e il Teatro di Marcello, raggiungiamo il Lungotevere, visitiamo l’Isola Tiberina e siamo già di rientro a Trastevere.