Lasciate a casa la macchina e indossate un paio di scarpe comode, perché questo è un itinerario da fare tutto a piedi, con un taxi finale per raggiungere l’ultima dimora che vi consigliamo di visitare. Siamo a Firenze, e la macchina qui sarebbe non solo un problema da sistemare, ma anche la causa di qualche multa che potreste ricevere nei mesi a seguire direttamente a casa, perché il rischio di entrare inavvertitamente in una Ztl è piuttosto alto nella città del Giglio. La soluzione ideale per il nostro tour fiorentino consiste nel prendere un bel treno ad alta velocità per arrivare a Santa Maria Novella che è una delle stazioni più centrali tra quelle presenti nel territorio italiano, prendere subito posto in hotel o in alternativa lasciare la propria valigia al KiPoint – servizio davvero prezioso questo, presente nelle principali grandi stazioni ferroviarie – e recarsi alla Basilica omonima che è esattamente al di là della strada. Edificio di riferimento per l’ordine dei domenicani, che qui presero casa nel 1221, la Basilica di Santa Maria Novella nacque come Santa Maria delle Vigne perché qui un tempo, essendo già fuori porta, si praticava la viticoltura. La Basilica è uno scrigno di opere d’arte pittoriche, come la Trinità del Masaccio e il Crocifisso di Giotto, e scultoree, come il Crocifisso del Brunelleschi. Il Chiostro Grande della Basilica dà su Via della Scala dove si trova la nostra prima dimora storica che è Casa Howard, una guest house d’epoca che ha tra i suoi punti di forza proprio la posizione tattica in zona stazione ma già nel cuore della città. A fianco di Casa Howard troviamo l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, marchio che deve la sua origine proprio ai frati domenicani i quali fin dal 1381 preparavano all’interno del convento le acque profumate. Oggi la sala ricavata dall’antica Cappella di San Niccolò è operativa come Grande sala di vendita di tutti i prodotti a marchio Santa Maria Novella tra cui profumi per la persona e per ambienti, liquori, saponi, cere profumate, prodotti di erboristeria. Tornando a Casa Howard, la dimora prende il nome da Jenifer Howard Forneris, che ha personalmente immaginato e disegnato ciascuna delle sue stanze, e dal 2005 accoglie i propri ospiti. Passeggiando poi in direzione Porta al Prato, nelle cui vicinanze si trova la Stazione Leopolda oggi sede di eventi fieristici e convention, raggiungiamo via Curtatone per ammirare presso l’Hotel Executive il cosiddetto Terrazzino Reale sul Prato, un palco ligneo fatto erigere dal Granduca di Lorena nel punto dove la strada che conduceva alla Porta al Prato ed al Parco delle Cascine formava un angolo ottuso permettendo un’ampia visuale. Questo terrazzino o loggia reale fu progettato dall’architetto Luigi de Cambray Digny, per sostituire una precedente struttura in legno, e accoglieva la corte del Granduca in occasione delle corse dei cavalli berberi, antica manifestazione fiorentina che prendeva il via proprio nel momento in cui il Granduca, dalla Loggia, dava il segnale di partenza e sempre da qui, al termine della corsa, annunciava il nome del cavallo vincitore.
Dal Terrazzino raggiungiamo il Lungarno superando la splendida Villa Favard, oggi sede del Polimoda (scuola di alta formazione nella moda e nel design) e il monumento a Giuseppe Garibaldi, che confina di fatto con il palazzo del Consolato Generale degli Stati Uniti, la cui sede è nel monumentale Palazzo Calcagnini, edificato poco prima dell’Unità d’Italia e considerato l’ultimo dei grandi palazzi privati ad esser stato realizzato in città. Percorriamo quindi il Lungarno fino alla piazza dedicata a Carlo Goldoni e da qui, tramite via del Moro, arriviamo a Palazzo di Camugliano, dimora oggi adibita a boutique hotel di charme, composto da 10 camere tutte distribuite sul piano nobile. La struttura si trova all’interno di un palazzo nobile costruito nel 1400 e al cui interno i soffitti sono in parte affrescati in parte a cassettoni interamente dipinti. Da qui proseguiamo fino a via de’ Tornabuoni dove troviamo, svoltando in direzione Arno, dapprima Palazzo Strozzi, oggi sede di esposizioni e mostre d’arte, e poi il museo dedicato a un grande marchio della moda internazionale che qui a Firenze ha la propria sede: è il Museo Salvatore Ferragamo, situato nel basamento medievale dello storico Palazzo Spini Feroni, fatto costruire dal banchiere del Papa e dei Re di Francia e Inghilterra, Geri Spini, nel lontano 1289.
Riprendiamo via de’ Tornabuoni e, tra una boutique di lusso e l’altra, ci dirigiamo fino alla piazza degli Antinori dove si trova il palazzo di proprietà della famiglia ben nota tra gli appassionati del vino, e all’ingresso del Palazzo c’è anche il ristorante-showroom Cantinetta Antinori. Attraverso la via del Giglio raggiungiamo la nostra quinta dimora storica che è Palazzo Aldobrandini del Papa, situata nel quartiere di San Lorenzo e nei pressi della Basilica con le Cappelle Medicee edificate quale luogo di sepoltura per la famiglia Medici e con il coinvolgimento progettuale di Michelangelo. Palazzo Aldobrandini è detto “del Papa” perché qui presumibilmente soggiornava Papa Clemente VIII quando si fermava a Firenze. Oggi i suoi saloni affrescati sono utilizzati come location per matrimoni, eventi di charme, corsi di cucina e degustazione di vini. Nelle vicinanze, sempre nel quartiere di San Lorenzo, si trova il Mercato Centrale progettato da Giuseppe Mengoni, l’architetto che firmò la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, la cui riqualificazione avvenuta nel 2014 ha dato vita a un luogo di grande richiamo dove poter degustare il meglio della gastronomia cittadina e acquistare prodotti nelle botteghe degli artigiani presenti al suo interno. Attraverso Borgo San Lorenzo entriamo dritti nel cuore di Firenze, visitando i suoi luoghi più conosciuti e iniziando da Piazza San Giovanni con il complesso monumentale Duomo-Battistero-Campanile di Giotto. Mentre ammirate la cupola del Brunelleschi e valutate un passaggio al retrostante Museo dell’Opera del Duomo dove si trovano le opere di Michelangelo, Donatello, Giotto e altri artisti, allungate un passo in via dei Servi per scoprire un’altra dimora storica privata, Palazzo Niccolini al Duomo, che a suo tempo ospitò la bottega d’arte del Donatello e oggi, sotto la proprietà di Filippo e Ginevra Niccolini di Camugliano, viene utilizzato come boutique hotel caratterizzato da una posizione a dir poco centrale, con stanze affrescate e arredi d’epoca. Dal Duomo continuiamo la nostra passeggiata lungo la via dei Calzaiuoli, altro concentrato di negozi e boutique, fino a raggiungere piazza della Signoria con Palazzo Vecchio e con quel museo unico al mondo in piena piazza che è rappresentato dalla Loggia dei Lanzi, dove trovano posto capolavori universali come il Perseo di Benvenuto Cellini. Guardando Palazzo Vecchio, sulla sinistra, troviamo in piazza il Gucci Garden con il ristorante Gucci Osteria aperto dal celebre marchio di moda in collaborazione con lo chef Massimo Bottura e poi, lungo la via dei Gondi, arriviamo a Palazzo Gondi, altra dimora storica inserita nel nostro itinerario, per la cui edificazione la famiglia di banchieri fiorentini Gondi coinvolse nel 1489 una delle archi-star dell’epoca: Giuliano da Sangallo. Oggi è location per eventi culturali e aziendali, cerimonie e feste private, con una residenza d’epoca all’ultimo piano dove è possibile soggiornare.
Da qui raggiungiamo il Piazzale degli Uffizi e visitiamo le celeberrime Gallerie, per poi attraversare l’Arno nel punto più suggestivo che si possa immaginare ovvero Ponte Vecchio e ci addentriamo alla scoperta delle meraviglie d’Oltrarno. E lo facciamo cominciando dall’Hotel Palazzo Guadagni, residenza cinquecentesca in piazza Santo Spirito, realizzato dalla famiglia Dei, mercanti di tessuti, di fronte alla Basilica con la facciata disegnata dal Brunelleschi. Oggi il palazzo mette a disposizione dei suoi ospiti 15 camere ed è particolarmente scenografico, in particolare la sua loggia dove vengono servite le colazioni, tanto da esser stato più volte scelto come location per riprese cinematografiche. Ed è una perfetta base per visitare le più importanti attrazioni presenti nella riva sinistra dell’Arno: oltre al quartiere di Santo Spirito, dove si trova Palazzo Guadagni, c’è tutto il borgo di San Frediano, considerato qualche anno fa da Lonely Planet come il quartiere più cool del mondo, e poi naturalmente Palazzo Pitti, nella cui Sala Bianca ebbe inizio nel 1952 l’epopea della moda italiana con la prima sfilata organizzata per 300 compratori, con i suoi musei e il Giardino di Boboli, un vero e proprio museo a cielo aperto. E nei pressi di Piazza del Carmine, non perdete la visita di Cappella Brancacci, che costituisce uno degli esempi più alti di pittura rinascimentale grazie alla collaborazione tra Masaccio, Masolino e al tocco finale di Filippino Lippi per il ciclo decorativo con le Storie di San Pietro.
Alla fine di questa lunga passeggiata, conviene prendere un taxi per chiudere in bellezza il percorso raggiungendo le colline di Settignano e visitando così l’ultima dimora storica del nostro soggiorno fiorentino. Villa Gamberaia, costruita nel Seicento dal mercante tessile Zanobi Lapi, è un’esperienza da non perdere per la bellezza dei suoi giardini rinascimentali, studiati e celebrati nel corso dei secoli da storici dell’architettura e architetti del paesaggio. Oltre alle visite, la villa si presta a ospitare eventi, cerimonie e sfilate di moda.